Si torna a parlare di mafia nell'Empolese, la guardia di finanza è entrata di nuovo in azione. Sono stati confiscati oltre due milioni di euro a un imprenditore di 55 anni, di origini calabresi ma domiciliato nell'Empolese. L'uomo opera nel distretto conciario.
Il sequestro fa seguito a altri avvenuti nel 2019 e nel 2020 allo stesso imprenditore, già destinatario di misure simili nell'ambito di 'Vello d'Oro', operazione che nel febbraio 2018 portò a 14 arresti e mise la lente d'ingrandimento sulla 'ndrangheta in Toscana.
A seguito delle indagini svolte dal nucleo di polizia economico-finanziaria delle fiamme gialle fiorentine nei confronti dell'imprenditore, sarebbero emerse novità.
La guardia di finanza ha sottolineato in una nota "la condizione della pericolosità sociale del predetto imprenditore, gravemente indiziato dei reati di riciclaggio e autoriciclaggio". Evidenziata anche "una forte sproporzione tra il valore dei beni di cui aveva la disponibilità, anche per interposta persona e il reddito dal medesimo dichiarato".
All’imprenditore e ad alcuni dei suoi familiari sono stati confiscati una ventina tra conti correnti, libretti di deposito, carte prepagate, strumenti finanziari e polizze vita, 6 autoveicoli, 3 aziende - operanti nel settore della lavorazione delle pelli - con sedi a Reggio Calabria e Pisa, il 50% delle quote societarie di altra società del settore alimentare con sede a Catanzaro, nonché 8 immobili, tra i quali uno a Tenerife (Spagna).
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