Truffa ai danni di Ferrovie per azienda in bancarotta, sequestro da 600mila euro in Valdinievole

Questa mattina è stato eseguito un sequestro da 600mila euro verso un commercialista lucchese, due prestanome e due imprenditori amministratori di una nota società di Pieve a Nievole dedita fino a qualche anno fa alla produzione di macchine per l'industria tessile. Si tratta di 5 immobili, e relative pertinenze, autovetture e denaro accreditato sui conti correnti bancari a loro riconducibili.

Il provvedimento è stato eseguito dalla guardia di finanza di Pistoia su disposizione del gip di Pistoia e richiesta della locale Procura della Repubblica. I reati contestati sono quelli di truffa ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

Gli amministratori di fatto, cioè coloro che intraprendevano le scelte aziendali, si erano celati dietro le cosiddette “persone schermo” al fine di potere realizzare impunemente i loro disegni delittuosi a discapito dello Stato, del Fisco e dei creditori.

Nel particolare, era stato rilevato che l’organo amministrativo aveva tergiversato ad approvare il bilancio della società chiuso al 31.12.2014, il quale riportava una gravissima perdita, di quasi 1.7 milioni di euro. Da qui era stata avviata la messa in liquidazione dell’impresa e la presentazione di istanza di fallimento.

Pare che la ditta esercitasse in uno stabile all'interno del territorio che sarebbe stato necessario usare per il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Montecatini. L'omessa approvazione del bilancio sarebbe stata ordinata per nascondere alle Ferrovie dello Stato la perdita e la messa in liquidazione dell'impresa. Il danno rilevato per Fs era di 240mila euro.

I perseguiti dalla legge hanno poi distratto il patrimonio rimasto.

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