Sono iniziati gli interrogatori per i tre giovani arrestati a Siena per violenza sessuale di gruppo. Oltre ai tre, tutti maggiorenni e ai domiciliari, è indagato anche un 17enne per lo stupro di una 21enne.
Il primo dei tre arrestati a presentarsi stamani dal giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giovane è arrivato e andato presto via dal tribunale. Era accompagnato dalla madre. Aveva il volto coperto da cappuccio e occhiali da sole.
Un altro dei tre ha, invece, risposto alle domande del gip durante l'interrogatorio di garanzia. Il giovane, secondo quanto si apprende, avrebbe ammesso l'atto sessuale ma avrebbe anche detto che sarebbe stato compiuto in modo consenziente. L'indagato ha lasciato il tribunale senza rilasciare dichiarazioni.
Infine, l'interrogatorio di garanzia per il terzo giovane ai domiciliari è fissato per lunedì 14 giugno. Sono ancora in corso gli accertamenti da parte della polizia.
Accertamenti sui cellulari, proseguono le indagini anche sugli altri partecipanti alla festa
Mercoledì 16 luglio in tribunale, ci saranno accertamenti irripetibili sui cellulari dei quattro giovani indagati in incidente probatorio, alla presenza dei legali, del giudice e dei consulenti per accertare la presenza o meno di alcuni video o foto relativi ai fatti contestati. Gli esami tecnici riguarderanno anche il cellulare della giovane.
La presunta violenza sessuale denunciata sarebbe avvenuta nell'ambito di una festa in un'abitazione privata nel centro di Siena, la notte tra il 30 e il 31 maggio. Le indagini si starebbero concentrando anche sugli altri partecipanti alla festa, alcuni dei quali sarebbero già stati ascoltati dalla squadra mobile e altri lo saranno nelle prossime ore come persone informate sui fatti.
Oggi durante gli interrogatori di garanzia i legali di due indagati avrebbero chiesto al giudice la revoca della misura cautelare dei domiciliari, e il pm si è opposto. Lunedì prossimo si terrà il terzo interrogatorio di garanzia per l'altro arrestato: si tratterebbe di un calciatore nel settore giovanile di una società di serie A. Secondo quanto appreso, tra i quattro indagati tre di loro avrebbero legami di parentela.
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