Vista la ricostruzione secondo la quale i consiglieri facenti parte della Commissione Controllo e Garanzia starebbero utilizzando un fantomatico obbligo di segretezza del contenuto delle riunioni per "coprire" la sindaca Deidda, si ritiene doveroso e imprenscindibile, a tutela della verità dei fatti, spendere alcune brevi considerazioni al fine di riportare chiarezza ai cittadini santacrocesi. L'iter che costantemente è stato adottato dalla commissione, riunitasi già per altre vicende, ha da sempre previsto il vincolo della segretezza senza che questa scelta abbia mai suscitato, prima d'ora, alcuno scalpore mediatico o sia stato motivo di scoop giornalistico proprio perché la commissione è interna al Consiglio Comunale e la sua attività è strumentale ai lavori dello stesso. Ciò è sempre avvenuto nel pieno rispetto della prassi e del regolamento nel quale si stabilisce, tra l'altro, che le sedute non sono pubbliche e che tutta l'attività espletata dalla commissione trova unica espressione sia in una relazione annuale redatta in base agli argomenti trattati, che viene poi letta pubblicamente in Consiglio Comunale, sia in eventuali risoluzioni sempre ad uso di quest'ultimo. Non ha alcun senso, quindi, che i componenti della commissione Controllo e Garanzia rilascino in questo momento dichiarazioni individuali, frammentarie e incomplete relative ad un attività che non ha ancora portato a termine il suo iter e continuerà a svolgere l'audizione di rappresentanti dei vari enti; attività che al suo termine troverà la corretta sintesi nella relazione finale annuale. Nonostante le enormi aspettative sui lavori di questa commissione, indotte nell'opinione pubblica da chi ha pensato di cavalcare il clamore mediatico sulla vicenda Keu, questa non ha e non potrà mai avere poteri d'inchiesta, ma solo di verifica dell'attuazione del programma amministrativo e della funzionalità delle attività di enti partecipati dal comune proprio perché per questo fine è stata istituita ancor prima dell'arrivo dell'indagine giudiziaria da parte della Procura Antimafia di Firenze. Quindi, nessun componente la commissione ha mai inteso trincerarsi dietro un silenzio inspiegabile o tanto meno "coprire" la sindaca ma solo svolgere correttamente il proprio ruolo e il proprio lavoro le cui prerogative sono definite formalmente da apposito regolamento. Attenersi al ruolo previsto e avere rispetto della legge e dei regolamenti non significa fornire un alibi bipartisan di segretezza a sacrificio della trasparenza, ma svolgere il proprio mandato di consigliere al meglio.
I componenti della commissione controllo e garanzia a Santa Croce sull'Arno
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