I jeans di Soukaina conquistano Urbania: premiata la studentessa di Fucecchio

Lo scorso 5 giugno si è tenuta a Urbania la premiazione di Soukaina Lamtkhame, una delle allieve della classe 4c IPIA Moda dell’Istituto Superiore “Arturo Checchi” di Fucecchio.

Tutta la classe, comprese due ragazze diversamente abili, ha partecipato alla prima edizione nazionale del concorso “Premio in memoria di Mario Criscillo per la moda” dal titolo “Il jeans, dal passato all’odierna trasformazione”, organizzato dall’Istituto Professionale della Rovere di Urbania.

Urbania è rinomata come la valle dei jeans per la presenza di un importante distretto produttivo che a partire dagli anni sessanta ha dato lavoro anche a molte donne.

Il concorso prevedeva la progettazione grafica di una capsule collection sul Jeans con l’attualizzazione di un tessuto che ha fatto la storia nell’abbigliamento giovanile.

In una cornice da gran galà, l’alunna vincitrice ha presenziato alle varie fasi dell’evento sulla moda nell’era pandemica e infine alla premiazione, durante la quale le è stata attribuita una borsa di studio.

La premiazione è avvenuta alla presenza delle più significative rappresentanze della Regione Marche, con la partecipazione del giornalista di Rai1 Paolo Notari.

Imprenditori e personalità di alto livello nel campo della moda hanno dato testimonianza di come un sogno possa essere realizzato appieno e come alla base di quest’ultimo sia fondamentale la preparazione offerta dalla scuola e la multidisciplinarietà attraverso cui vengono trasmesse quelle competenze che devono poi essere rafforzate con l’esperienza sul luogo di lavoro. La moda, quindi, è un insieme di elementi che contribuiscono alla formazione complessiva di un allievo ma, contemporaneamente, è anche frutto di tanto sacrificio e di una ricerca continua.

L’idea di affrontare un concorso in un periodo così delicato è nata nell’aula di progettazione con l’intento di stimolare in tutti gli allievi la voglia di appassionarsi ad una materia affascinante come la moda proprio in una situazione per tanti aspetti demotivante. In quest’ottica, rendere i ragazzi partecipi di un evento che si estendesse oltre le mura della singola scuola, avrebbe sicuramente dato nuovo vigore alla creatività messa a dura prova dalla pandemia e da tutto ciò che ne è conseguito. Ma soprattutto confrontarsi con altre realtà scolastiche avrebbe dato nuovo impulso ai giovani.

Spingere un allievo a credere in se stesso e fornire gli strumenti per raggiungere l’indipendenza lavorativa è il principale compito di un insegnante. Lasciare dunque i giovani liberi di esprimersi perché da sempre, fin dalle epoche passate, questi ultimi hanno rivoluzionato gli stili facendosi promotori di nuove idee.

La moda, quindi, è a tutti gli effetti un’espressione tangibile della società in cui viviamo e l’allieva vincitrice ha dimostrato di possedere appieno le competenze richieste, espresse con freschezza e creatività nella progettazione della sua collezione.

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