Tiene delicatamente in braccio la piccola Siria di appena un giorno di vita e i suoi occhi sono colmi di commozione, meraviglia e felicità. "Per noi padri- dice Luca- stare insieme ai nostri figli nei primi giorni della loro vita è fondamentale e serve anche a dare sostegno alle nostre compagne". Ne è convinta anche mamma Pamela che guarda la sua bambina, di 3 chili e novecento grammi, cullata tra le braccia del marito.
"Possiamo condividere da subito questa straordinaria esperienza -racconta- e imparare insieme anche a gestirla e, inoltre, durante la presenza del nostro compagno noi mamme possiamo dedicarci a noi stesse".
La coppia, di Larciano, è circondata dalle ostetriche, coordinate da Elena Degl'Innocenti, che con attenzione impartiscono le indicazioni corrette: dall'allattamento alla cura della neonata.
Anche nel Punto Nascita del San Jacopo e al S.S. Cosma e Damiano da alcuni giorni (come negli altri cinque dell'Azienda USL Toscana centro) è nuovamente consentito l'accesso ai babbi. Con la nuova direttiva aziendale ogni ospedale ha organizzato il percorso di accesso nel rispetto delle misure di sicurezza.
L’orario di ingresso al partner è organizzato secondo la disposizione dei posti letto per ciascuna stanza di degenza (letti pari/letti dispari); questo per evitare l’incontro tra partner di donne ricoverate nella stessa stanza e garantire un afflusso ridotto. Al momento il partner nell'Ospedale San Jacopo può restare accanto alla neomamma e al piccolo al massimo un’ora al giorno: dalle ore 17 alle 18 o dalle 18 alle 19.
"Era dal marzo 2020 che i padri non potevano entrare nei reparti di ostetricia - evidenzia il dottor Pasquale Florio direttore della struttura e direttore dell'area aziendale di ostetricia e ginecologia - il Covid-19 ci ha costretti ad imporre regole severe per la sicurezza delle madri e dei loro neonati compreso il divieto di accesso a tutti i visitatori, e tra questi anche i partner, ai quali è stata garantita solo la presenza in sala parto fino alla alla nascita del bambino. Nonostante queste restrizioni le donne sono state comunque coraggiose e hanno continuato a darci fiducia dal momento che ad oggi al San Jacopo le nascite sono state 338, con una riduzione di solo 4 parti rispetto all'anno scorso, un dato questo al momento tra i migliori".
Aggiunge la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio ospedaliero: "Assistere a questi primi incontri nelle nostre camere di degenza ci ha riportato ad una normalità che avevamo dimenticato. Sono grata a tutto il personale del percorso nascita, infermieri, ostetriche, operatori socio sanitari, pediatri e ginecologici per il lavoro svolto, con umanità e professionalità, durante l'emergenza sanitaria e testimoniato dagli innumerevoli ringraziamenti che ci sono giunti da parte delle mamme e dei babbi".
Fonte: Asl Toscana Centro
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