Sindaco Nardella: “Grati e onorati di consegnare questo riconoscimento a un’icona mondiale”
Il sindaco Dario Nardella ha consegnato all’attrice Sophia Loren le Chiavi della città di Firenze. La cerimonia è avvenuta nel Cortile di Michelozzo di Palazzo Vecchio. Al termine il sindaco ha suonato al violino ‘O sole mio’ per lei.
“Siamo profondamente grati per questa visita e siamo onorati di consegnare questo prestigioso riconoscimento, le Chiavi della città, a un’icona mondiale – ha detto il sindaco – che da anni ci fa gioire ed emozionare, fino all’ultimo film per il quale è stata premiata col David di Donatello”.
Queste le motivazioni del riconoscimento: “Iconica regina del cinema italiano, diva dal fascino mediterraneo e soprattutto ‘Donna Verace’, capace di toccare il cuore di milioni di persone con il suo talento e la sua straordinaria sensibilità, spaziando dal cinema, alla letteratura, alla tradizione culinaria. Simbolo di una creatività che unisce Napoli a Firenze, l’Italia e l’America, e che, come lo sguardo di questa straordinaria attrice, non ha età, perché vive ogni giorno come se fosse sempre l’inizio di un nuovo bellissimo capitolo”.
Bussolin (Lega): "Grande rispetto e stima per il personaggio, ma se basta aprire un ristorante per essere cittadini di Firenze..."
Il capogruppo a Palazzo Vecchio e commissario della Lega a Firenze Federico Bussolin commenta il conferimento delle Chiavi della città a Sofia Loren, oggi a Palazzo Vecchio.
"La stima per un'attrice che è praticamente patrimonio dell'umanità con la sua luminosa e lunga carriera è fuori discussione, ma si resta perplessi sulla cerimonia di oggi - dichiara Bussolin -. Notiamo che il sindaco Nardella segue il suo illustre predecessore e mentore nella pratica di distribuire le massime onorificenze cittadine non, come si usava un tempo, per celebrare un legame particolare e provato con Firenze, ma come fossero un prestigioso gadget da spendere come gettone per ricevere in cambio servizi sui Tg nazionali e spazio sui media anche internazionali (ogni riferimento a Richard Gere è del tutto voluto). Forse saremo all'antica, ma preferivamo quando i registri di Palazzo Vecchio venivano riempiti di personaggi che con Firenze avevano avuto a che fare davvero piuttosto che di celebrità, anche importanti come la Loren, ma che con la nostra città hanno davvero poco in comune. In questo caso, forse, l'averci aperto uno dei ristoranti di una catena che porta il suo nome".
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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