Rsa gestite con 26 milioni di euro di profitti illeciti, tre arresti

Denunciate 10 persone coinvolte in un consorzio per gravi irregolarità fiscali nella gestioni di Rsa. L'operazione è stata attuata dalla guardia di finanza di Arezzo su indagini della procura di Arezzo (prima Andrea Claudiani poi Roberto Rossi). L'organizzazione ha base nell'Aretino ma opera anche nell'Italia del centro-nord.

Con uno schema collaudato il consorzio partecipava a gare pubbliche per l'affidamento di servizi socio-assistenziali, che venivano affidati a società affiliate, alle volte rappresentate da prestanomi.

Con un consulente fiscale venivano messe in pratica, secondo l'accusa, rerati fiscali come omessi versamenti di tributi e indebite compensazioni, che nel tempo generavano un rilevante debito nei confronti dell’erario (mai onorato), in capo alle singole cooperative, poi sistematicamente poste in liquidazione e sostituite con altre, che proseguivano l’attivita’ con gli stessi dipendenti.

Si parla di 26 milioni di euro ritenuti profitto illecito. Tre le ordinanze di custodia cautelare per altrettante persone, ai vertici dell'associazione. Uno è finito in carcere, gli altri due ai domiciliari. Oltre alle perquisizioni è stato attuato un sequestro preventivo da oltre mezzo milione di euro per compensare i debiti con lo Stato.

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