Fine blocco licenziamenti, il Distretto del Cuoio chiede un incontro in Regione

Il Comitato d'area del Distretto Industriale di Santa Croce sull’Arno è tornato a riunirsi. Lo ha fatto questa mattina per affrontare il tema caldo dell'occupazione legato ai rischi occupazionali che sono all’orizzonte.

La prossima conclusione del blocco dei licenziamenti, deciso a suo tempo dal Governo durante la Pandemia, potrebbe portare con sé una riduzione occupazionale che ad oggi però è difficile quantificare. Molte concerie, calzaturifici e ditte di contoterzisti, ma anche aziende di servizi e operatori del commercio legate al settore, stanno subendo una contrazione degli ordinativi dovuta alla situazione economica nazionale e soprattutto internazionale.

Se per le aziende più grandi è facile immaginare una riduzione della necessità di manodopera, per una parte delle ditte che lavorano in conto terzi e per i calzaturieri il rischio è quello della chiusura definitiva.
Di come affrontare questo prossimo periodo di difficoltà si è parlato nell'assemblea del Comitato, coordinata per la prima volta dal sindaco di San Miniato, Simone Giglioli. A Santa Croce sull’Arno erano presenti i rappresentanti dei sei comuni del Comprensorio del Cuoio, i rappresentanti della Cgil, guidati dal segretario provinciale Mauro Fuso, e i rappresentanti delle associazioni degli imprenditori.

La principale decisione emersa è quella di chiedere immediatamente un incontro tra una delegazione del Comitato d'area del Distretto e la Regione Toscana, in particolare con gli assessori Marras e Nardini, per discutere di ammortizzatori sociali e formazione professionale. Se da un lato, infatti, c'è la necessità di sostenere immediatamente coloro che potrebbero perdere il posto di lavoro, in una visione di medio raggio è altrettanto necessario pensare ad una loro possibile ricollocazione sul mercato, attraverso un percorso formativo che possa favorire la ricerca di nuove opportunità professionali.

Di tutto questo il principale interlocutore dovrà essere, senza dubbio, la Regione. Principale ma non unico, visto che anche il Governo, in previsione dei provvedimenti che scaturiranno dal Decreto Sostegni bis, dovrà essere al corrente delle principali problematiche che stanno emergendo in settori strategici del Made in Italy come quelle della concia e della calzatura.

Fonte: Comitato d'area del Distretto Industriale di Santa Croce sull’Arno

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