A processo l'ex presidente Enrico Rossi per le spese della campagna elettorale

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Il processo a Enrico Rossi si farà

Rinviato a giudizio dal gup di Firenze l'ex presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, accusato di falso ideologico nell'ambito di un'inchiesta su presunte irregolarità nelle spese sostenute nella campagna elettorale per le elezioni regionali del 2015.

Con lui sul banco degli imputati anche il 'mandatario elettorale', il commercialista Luciano Bachi.

Prima udienza del processo a Enrico Rossi è stata fissata per il 18 febbraio del prossimo anno.

Si contesta a Rossi di aver indotto in errore il collegio regionale di garanzia elettorale presso la corte di appello di Firenze, dichiarando di aver speso circa 59.000 per la campagna elettorale, a seguito di contributi ricevuti per circa 70.000 euro, mentre in realtà avrebbe ricevuto e speso denaro ulteriore per circa 600.000 euro.

L'ex presidente è stato invece prosciolto dal gup, con la formula perché il fatto non sussiste, dall'accusa di falso ideologico per presunte irregolarità nelle dichiarazioni sulle spese elettorali presentate alla Regione Toscana.

Lo stesso Rossi ha poi commentato: "Secondo la procura avrei superato il tetto" delle spese elettorali, "ma la procura si riferisce alla mia attività politica di più anni e non allo stretto periodo di campagna elettorale che se ben ricordo è di 55 giorni. Quindi confido che in sede di dibattimento dimostreremo la mia correttezza".

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