Sul tetto dell’ospedale Santo Stefano tornano a fiorire le orchidee
Anche quest’anno sono tornate a fiorire le orchidee sul tetto dell’ospedale Santo Stefano. In mezzo alle piccole piante grasse delle aree verdi che consentono di far defluire le acque piovane hanno trovato il loro habitat naturale alcune specie di orchidee che ogni anno regalano ai pazienti e gli operatori uno spettacolo di bellezza.
Un giardino inaspettato che ogni anno aggiunge note positive e colorate che rallegrano la giornata e che testimoniano il risveglio della primavera anche dentro i confini di un ospedale.
Tre anni fa è stata scoperta la prima specie, una Serapias Neglecta (Serapide tirrenica, Bocca di gallina), l’anno successivo è stata individuata una variante di Serapias, la S. Cordigera (serapide cuoriforme). Lo scorso anno si è aggiunta una nuova specie, l’ Orchis Laxiflora (orchidea acquatica, galletto di palude).
Proprio sul tetto dell’ospedale la natura ha favorito la fioritura di queste piante delicate e rare la cui riproduzione, in genere, è delegata agli insetti come i “bombi” detti pronubi per la loro funzione di impollinatori.
In questo luogo si è creato un habitat ideale per la riproduzione di queste specie di fiori, la loro presenza è un indicatore importante di sana biodiversità.
Da tre anni queste orchidee autoctone fioriscono e contribuiscono a mantenere un equilibrio naturale dell’ambiente.
I “tetti verdi “ o giardini sollevati portano benefici economici, sociali e ambientali come la mitigazione del microclima, il risparmio energetico, la riduzione dell’inquinamento atmosferico, la riduzione della velocità di deflusso delle acque e la crescita della biodiversità. In Svizzera, i “tetti verdi” sono particolarmente diffusi, il più celebre è a Zurigo ed ospita 13 specie diverse di orchidee spontanee oltre ad altri fiori selvatici e rappresenta una delle otto meraviglie dei Green Roof del mondo
Quello del Santo Stefano è un piccolo giardino pensile che ogni anno si arricchisce di nuove specie di orchidee, tutelate e curate dai manutentori. Una piccola meraviglia che testimonia come il prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo sia un contributo importante per il benessere e la qualità di vita.
Fonte: Azienda Usl Toscana Centro - Ufficio stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Prato
<< Indietro