Inaugurato a Pisa il super computer che individua il Parkinson

Per combattere Parkinson scende in campo l’intelligenza artificiale. È stato inaugurato alla sezione di Pisa dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare un nuovo 'super computer' che con criteri di intelligenza artificiale dedicati all'analisi di immagini mediche può ottenere la diagnosi precoce di malattie cerebrali come il Parkinson e altre patologie neurodegenerative.

Questo super computer è figlio della prospettiva rivelata da uno studio multicentrico che ha visto come centro coordinatore la Medicina nucleare di Massa, con la preziosa collaborazione dell’ospedale “Galliera” di Genova e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) di Pisa.

Secondo Riccardo Paoletti, docente dell'ateneo senese, "l'intelligenza artificiale consiste nella creazione di algoritmi di apprendimento automatico che vengono addestrati e migliorano attraverso l'esperienza, imparando dai dati forniti come le immagini diagnostiche mediche: oltre alla fisica medica, questi metodi sono utilizzati in molti altri ambiti, come la fisica delle particelle elementari o l'astrofisica delle alte energie". All'inaugurazione ha partecipato anche il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, oltre ai rappresentanti di Asl Toscana nord ovest e i rappresentanti della Fondazione Carilucca.

“La malattia di Parkinson - ha spiegato Pietro Bertolaccini, direttore della Medicina nucleare di Massa - è una malattia neurodegenerativa che colpisce molte persone nel mondo: non sempre si riesce a diagnosticarla in modo precoce, cosa fondamentale per intervenire sul decorso degenerativo della malattia. Un intervento in fase pre clinica permetterebbe una gestione ottimizzata del paziente e di rallentare la progressione della malattia".

Oltre a questo lavoro sono attivi dei protocolli di analisi di immagini radiografiche di polmoniti virali Covid e, nel futuro, per lesioni tumorali di vario genere.

"Elemento fondamentale in questi studi è l'utilizzo di moderni algoritmi di intelligenza artificiale - commenta Roberto Cappuccio, ricercatore associato all'Infn di Pisa - come le reti neurali convoluzionali, estremamente efficaci nell'analisi di immagini e nel riconoscimento e classificazioni di strutture anche complesse all'interno di immagini digitali".

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