Arpat da Mastrotto, confermate le disposizioni anti-inquinamento a Santa Croce

Nell’ambito del Programma Operativo del Dipartimento di Pisa gli operatori ARPAT hanno effettuato nel mese di marzo 2021 un controllo presso l'installazione Gruppo Mastrotto SpA a Santa Croce Sull’Arno, soggetta ad Autorizzazione Integrata Ambientale regionale.

È la prima conceria del Comprensorio del Cuoio toscano ad essere dotata di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), in quanto ricadente nella categoria 6.3 "Concia delle pelli qualora la capacità di trattamento superi le 12 Mg (tonnellate) al giorno di prodotto finito" della Direttiva IED (titolo III-bis della parte II del D. Lgs. 152/2006).

L'attività esercitata è il processo di concia al cromo di pelli grezze sino allo stadio di Wet Blue, che rappresenta il semilavorato, prodotto finale del ciclo di concia al cromo, destinato alla successiva fase di rifinizione effettuata presso l'altra conceria del Gruppo nel distretto conciario di Arzignano (Vicenza) per le fasi di riconcia e finitura delle pelli.

bottaliLa capacità di trattamento di progetto è pari a 60 t/giorno di Wet Blue. Le fasi del processo produttivo consistono in:

  •  Ricezione e stoccaggio materia prima (pelli grezze salate e fresche)
  • Trasferimento pelli ai bottali
  • Dissalazione
  • Rinverdimento
  • Calcinaio
  • Scarnatura
  • Decalcinazione
  • Macerazione
  • Piclaggio (fotro a fianco)
  • Concia al cromo (foto a fianco)
  • Pressatura

L'impianto deve essere monitorato con le procedure di carattere gestionale e le frequenze riportate nel Piano di Monitoraggio proposto dal Gestore e riportato nell’AIA ed entro il 31 marzo di ogni anno il Gestore deve trasmettere una sintesi dei risultati del Piano di Monitoraggio e Controllo raccolti nell'anno precedente a Regione Toscana, quale Autorità competente, ai sensi della L.R. 70/2015, al Comune di Santa Croce sull'Arno, ad ARPAT – Dipartimento di Pisa e all'Azienda USL Toscana Centro ed una relazione che evidenzi la conformità dell'esercizio dell'impianto alle condizioni prescritte nell'autorizzazione integrata ambientale con allegati i certificati analitici dei monitoraggi effettuati.

Ad ARPAT è attribuito il controllo sull’ottemperanza delle specifiche prescrizioni relative agli impatti sulle varie matrici ambientali quali emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, emissioni sonore, suolo e sottosuolo previste dall'AIA rilasciata nel 2020 all’azienda.

Nel 2020 è stato verificato il pieno rispetto di quanto previsto nell’Atto autorizzativo e gli esiti dell’attività di controllo sono stati inviati alla Regione, in qualità di Autorità Competente.

In sintesi è emerso che:

  • presso l'installazione è implementato un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla normativa ISO 14001. La certificazione è stata rilasciata in data 5.03.2021;
  • il controllo tecnico-amministrativo sui registri di manutenzione degli impianti di abbattimento e degli autocontrolli effettuati, sia per quanto concerne le emissioni in atmosfera che per gli scarichi, non ha evidenziato alcuna irregolarità;
  • sono stati ispezionati gli impianti di abbattimento delle emissioni ai punti E1, E2 .

Sul quadro locale era visualizzato un valore del pH della soluzione di abbattimento (E1) pari a 13,2 superiore al valore minimo di 12 prescritto in AIA in modo da garantire che la stessa sia efficace;

  • la Ditta effettua trimestralmente le analisi allo scarico S1, che invia al depuratore consortile Aquarno, a sua volta autorizzato con AIA dal 29.12.2020, via fognatura industriale;
  • il controllo documentale relativo alla gestione dei rifiuti (registro carico/scarico, FIR, ecc.) non ha evidenziato alcuna criticità. Presso il deposito temporaneo dei rifiuti, erano correttamente presenti cartelli indicatori con codice CER e, per i rifiuti pericolosi, anche le frasi di rischio HP;
  • è stato effettuato il campionamento dei tre piezometri di monitoraggio realizzati per il controllo delle acque sotterranee relativamente alla falda freatica. Le caratteristiche chimiche delle acque sotterranee possono ritenersi non impattate dall’attività produttiva, con evidenti effetti di tipo geogenico connessi a una lenta circolazione. Il prosieguo delle attività di monitoraggio permetteranno di consolidare tale informazione. In sede di campionamento, come già segnalato ed in parte indagato dopo la realizzazione dei piezometri, è stata osservato un anomalo abbassamento della superficie piezometrica, fenomeno sul quale risulta necessario effettuare approfondimenti di indagine per valutare se legato ad eccessivi emungimenti di acque sotterranee o a fenomeni naturali;
  • inoltre, a seguito della richiesta avanzata da ARPAT in sede di sopralluogo, di accertare l'assoggettabilità o meno dell'installazione di Santa Croce S/A ai disposti del D. Lgs. 105/20154 (Seveso ter), tenendo di conto delle sostanze pericolose detenute sia come materie prime sia nei rifiuti pericolosi (frasi HP) stoccabili in qualsiasi momento all’interno dell'installazione, è stato verificato che questa non è assoggettata, poiché le soglie previste dal citato D. Lgs. non vengono superate.

Notizie correlate



Tutte le notizie di Santa Croce sull'Arno

<< Indietro

torna a inizio pagina