Inchiesta Keu, Torselli (FdI): "Gravissime le parole di Rossi"

Francesco Torselli, capogruppo Fratelli d’Italia in Consiglio regionale

"Le parole che leggiamo oggi sulla stampa attribuite ad Enrico Rossi sono di una gravità assoluta e vanno ben oltre quel penoso scaricabarile di responsabilità al quale il Partito Democratico ci ha abituato negli ultimi giorni. Per l'ex-governatore della Toscana, il Presidente Giani sarebbe, se non un irresponsabile, addirittura un complice di chi avrebbe voluto agevolare lo smaltimento dei reflui tossici della lavorazione delle concerie. Ma c'è di più: sempre secondo Enrico Rossi, Eugenio Giani, da presidente del Consiglio regionale, non avrebbe rispettato la legge. Accuse che c'entrano ben poco con la dialettica politica e che, se fossero confermate, aprirebbero uno scenario di malaffare senza precedenti nella politica toscana; per questo chiediamo: ma oltre che ai giornalisti, Enrico Rossi ha riferito queste notizie di cui evidentemente è in possesso, anche ai magistrati?" Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano.

"Alle sparate di Rossi - prosegue Torselli - ci siamo abituati: era solito essere al centro dell'attenzione, mentre oggi è stabilmente fuori dai giochi e così, per un po' di visibilità, ogni giorno ne spara una. Ieri, ad esempio, ha avuto il coraggio di incolpare la destra, 'ovviamente brutta, cattiva e fascista' di aver infangato l'operato della sua giunta. Vi rendete conto? Se dopo 50 anni di governo del suo partito, la Toscana è oggi alla ribalta delle cronache nazionali per essere la regione 'lavatrice' dei soldi della Camorra e della 'Ndrangheta, la colpa sarebbe della destra! E chi lo dice? Un signore che, per 20 anni, è stato a sedere nei posti di comando più importanti della regione".

"Quelle di oggi però - conclude Torselli - non sono accuse che possono essere derubricate a sparate di un pensionato al bar. Per me, Eugenio Giani è un avversario politico con il quale mi sono scontrato e continuerò a scontrarmi negli anni a venire, ma lo conosco bene e non posso pensare sia complice di sistemi di malaffare. Se Enrico Rossi invece ha notizie in merito, non le usi per guadagnarsi le prime pagine dei giornali, ma le metta immediatamente nelle mani degli organi competenti"

Fonte: Ufficio Stampa

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