Laboratorio Peccioli, manca poco per il taglio del nastro al Padiglione Italia a Venezia

Sono già più di 7.000 le persone accreditate in soli tre giorni di preapertura (500 giornalisti esteri), 5.000 i biglietti già venduti online (25% all'estero). Questi sono soltanto alcuni dei numeri della mostra internazionale di architettura di Venezia che domani, venerdì 21 maggio, vedrà il taglio del nastro ufficiale, alla presenza del ministro della Cultura Dario Franceschini, del Padiglione Italia, curato da Alessandro Melis. Lo spazio espositivo all'interno del quale troverà ampio spazio il “Laboratorio Peccioli”, con video, plastici, grafiche, disegni e installazioni che raccontano l'esempio di resilienza della comunità pecciolese. E aperto, dal 22 maggio al 21 novembre, a un pubblico internazionale.

«Fino a ora avevamo visto ogni singolo dettaglio del “Laboratorio Peccioli” soltanto in maniera virtuale e progettuale, trovarselo di fronte realizzato è sicuramente una bella sensazione – ha detto il sindaco Renzo Macelloni, arrivato il 19 maggio a Venezia -. Il primo impatto è positivo, ci sono da definire gli ultimi dettagli, ma il fatto di essere qui è un dato, un risultato importante. Sicuramente siamo all'altezza di questa mostra che si sta dimostrando, già dai numeri di questi primi giorni, un evento simbolo di ripartenza. E in questo nuovo inizio dopo la pandemia, Peccioli c'è. E ci sarà anche nei prossimi mesi».

I media e gli addetti ai lavori stanno ammirando e commentando, dunque, tutto il lavoro che Comune di Peccioli, Belvedere Spa e Fondazione Peccioliper hanno unito in una squadra di artisti, tecnici, professionisti e aziende, quasi interamente del territorio, per mostrare un'immagine insolita ma al passo dei tempi e in grado di sostenere il “peso” di essere parte di un contesto di architettura mondiale.

"L'aspetto che personalmente mi ha emozionato di più e, dalle primissime impressioni, sembra catturare l'attenzione degli addetti ai lavori, è sicuramente il video in presa diretta dalla discarica di Legoli – spiega la vicesindaca Anna Dainelli -. Uno schermo che prende praticamente una parete intera, qualcosa che si nota anche per le immagini e i suoni, apparentemente insoliti se consideriamo il contesto nel quale viene proiettato, ma sicuramente di grande impatto. Abbiamo trovato la zona espositiva già molto vivace, ma rispetto a un mese fa, quando siamo venuti per l'ultima volta a Venezia, anche la città sembra vivere un lento ma deciso risveglio".

I tre giorni di vernice prima dell'apertura al pubblico si concluderanno domani, venerdì 21 maggio, con il taglio del nastro del Padiglione Italia, e dunque anche del “Laboratorio Peccioli”, fissato per le 16.

Il Padiglione Italia, curato da Alessandro Melis, pone al centro il cambiamento climatico, attraverso una riflessione sulla resilienza delle comunità, con la presentazione di una serie di sezioni e le diverse specifiche risposte. Per Hashim Sarkis, architetto libanese e curatore della diciassettesima edizione della Biennale, "la pandemia passerà, ma se non saranno risolte le sue cause - cambiamento climatico, disuguaglianze sociali, emigrazione di massa, profonda polarizzazione politica in Europa, e negli Usa, la necessità di creare piattaforme di riconciliazione - non potremmo andare avanti".

Fonte: Comune di Peccioli

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