In 13 a lavorare a nero, in 5 clandestini: arrestata coppia di imprenditori a Prato

È stata un’intensa notte quella al Macrolotto Pratese per i Carabinieri del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Roma, appositamente giunti a Prato per supportare il locale Nucleo Ispettorato del Lavoro ed i Carabinieri di Prato nel difficile compito di contrastare i dilaganti fenomeni di illegalità connessi allo sfruttamento della manodopera clandestina.

Il risultato operativo più significativo è stato registrato in via dei Casini dove i militari hanno fatto accesso in una confezione manifatturiera tessile nella quale i due titolari, rispettivamente marito e moglie, impiegavano complessivamente 20 dipendenti, tutti cinesi, di cui solo 7 regolarmente assunti. Per gli altri la possibilità di lavorare era subordinata nell’accettare un’assunzione a nero e priva di qualsivoglia tutela o assicurazione professionale.

Ma non solo. Ben cinque di questi dipendenti sono risultati privi di titoli che attestassero la loro regolare posizione nel territorio italiano.

E’ stato per questo che i militari hanno proceduto all’arresto della coppia di imprenditori contestando il grave reato di sfruttamento della manodopera clandestina, connesso con l’illecito derivante dall’aver impiegato una percentuale di oltre il 65% dei lavoratori occupati senza regolarizzazione contrattuale. Comminate anche 56.000 euro di sanzioni pecuniarie e disposta la sospensione dell’attività di esercizio.

La copia di coniugi, rispettivamente di 40 e 38 anni, attenderà il rito per direttissima ristretta agli arresti domiciliari.

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