È terminato il restauro della scultura marmorea raffigurante San Marco, opera di Donatello appartenente alla collezione del Museo di Orsanmichele, intervento reso possibile grazie alla collaborazione fra i Musei del Bargello e l’Opificio delle Pietre Dure e al decisivo sostegno economico dei Friends of Florence. La statua restaurata, capolavoro giovanile di Donatello (l’artista lo scolpì nel 1411, a soli 25 anni), opera fondante del Rinascimento italiano, viene presentata poche settimane prima della riapertura al pubblico del Museo, fissata per l’Inizio di giugno.
Il Museo di Orsanmichele sarà così il quarto museo del gruppo Musei del Bargello a riaprire le porte al pubblico, dopo il Museo Nazionale del Bargello, il Museo di Palazzo Davanzati e le Cappelle Medicee, che hanno riaperto lunedì 3 maggio. L’intervento di restauro è stato condotto sotto la supervisione scientifica di Matteo Ceriana, già curatore del Museo di Orsanmichele, e di Riccardo Gennaioli, Direttore del Settore Restauro materiali lapidei dell’Opificio delle Pietre Dure, con la collaborazione di Francesca de Luca e Benedetta Matucci, e con la consulenza di una commissione tecnico-scientifica costituita da Lorenzo Lazzarini (IUAV), Marisa Laurenzi Tabasso (Istituto Centrale del Restauro) e Daniela Pinna (Università di Bologna).
“Sono particolarmente orgogliosa di questa collaborazione istituzionale – dichiara Paola D’Agostino, Direttore dei Musei del Bargello - che conferma l’eccellenza dell’Opificio delle Pietre Dure nel campo del restauro e conservazione del patrimonio storico artistico, nonché della sperimentazione diagnostica. Il San Marco marmoreo di Donatello è un’opera misconosciuta al grande pubblico, come poco nota è la strepitosa produzione marmorea del più ingegnoso scultore fiorentino del rinascimento. Il mio auspicio più grande è che il ciclo di statue monumentali di Orsanmichele, capolavoro assoluto del rinascimento italiano possa tornare ad essere fruibile al più ampio numero di persone possibili. L’apporto fondamentale dei Friends of Florence in questo progetto di restauro testimonia quanto, in ambito internazionale, sia percepito come patrimonio mondiale. A partire da giugno riapriremo la chiesa e il Museo di Orsanmichele due volte alla settimana, seguendo le vigenti normative e prescrizione dovute all’emergenza sanitaria. Spero che con l’aiuto di tutte le istituzioni cittadine, regionali e nazionali si possa creare un proficuo lavoro di collaborazione che porti in un futuro prossimo ad una piena godibilità e accessibilità di questo complesso straordinario”
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