Addetti alla termoidraulica formati a Livorno: cinque su dieci hanno trovato lavoro

Dieci adulti disoccupati, grazie a un corso gratuito, sono riusciti a ottenere una qualifica di “Addetto alla preparazione, installazione, manutenzione e controllo degli impianti termo-idraulici (407)” e la metà di loro, nei prossimi giorni, verrà già messa sotto contratto di lavoro. È successo a Livorno grazie al corso T.HY.S. “Thermo-HYdraulic Sistems”, realizzato dall'emanazione dell’avviso Territoriale POR FSE Regione Toscana 2014-2020 per il finanziamento di percorsi di istruzione e formazione professionale per adulti disoccupati. L'iniziativa è stata erogata dall'associazione temporanea d'impresa a cui hanno partecipato l'agenzia formativa Cedit, Confartigianato Imprese Livorno e CPIA 1 di Livorno. Il corso è iniziato il 21 luglio 2020 ed è terminato lo scorso venerdì, 14 maggio, con l'esame finale che si è tenuto nel laboratorio di Cedit in via Lamarmora. Gli allievi in questo anno caratterizzato dalla pandemia Covid-19 hanno potuto seguire 630 ore di didattica di cui 266 di teoria, 334 di esercitazione, 22 di orientamento collettivo e otto individuale. A queste si sono aggiunte 270 ore di stage che sono state tenute in aziende delle province di Livorno, Firenze e Massa Carrara: l'obiettivo era quello di consentire ai corsisti di completare il proprio percorso formativo integrando le attività in aula con significativi momenti di lavoro. «L’obiettivo specifico dell’ATI composto da Cedit, Confartigianato Imprese Livorno e CPIA 1 di Livorno – spiegano i proponenti del corso T.HY.S. - è stato quello di intervenire per promuovere azioni formative mirate ad eliminare le discriminazioni di genere nell’accesso al lavoro, attraverso la valorizzazione delle competenze volta a favorire le pari opportunità nell’inserimento lavorativo, combattendo anche gli squilibri rispetto alla qualità del lavoro e ai differenziali retributivi. Le azioni sono state quindi mirate a sviluppare e far acquisire ai partecipanti competenze immediatamente spendibili nel contesto produttivo, aumentando in tal modo le opportunità di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro, le prospettive di crescita professionale e il loro livello di professionalizzazione».

Fonte: Ufficio stampa

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