Figliuolo e Curcio a Firenze: "Toscana partita male, oggi prima per vaccini ad anziani e vulnerabili"

figliuolo firenze

È ancora in corso la visita del generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza coronavirus, e del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio in Toscana. Durante la visita all’hub vaccinale Mandela Forum di Firenze (a cui seguirà quello di Siena al PalaMens Sana), il presidente Eugenio Giani ha anche annunciato che si vaccinerà il 12 giugno.

Le parole del presidente Eugenio Giani

"La vicenda della pandemia ci dice che avere 3 Asl sole è stato funzionalissimo per l'attività di controllo. Chissà cosa sarebbe accaduto se ogni direttore delle Asl avesse dovuto chiedere il permesso alle altre per i posti letto", spiega Giani in una nota dal carattere politico. "Sarà ora il momento di arrivare all'obiettivo di fine settembre per raggiungere l'immunità di gregge. Oggi 30-35mila vaccini al giorno, con farmacie e medici di base la possibilità di arrivare a 50mila vaccinazioni", ha affermato Giani. "La nostra regione vive di turismo, dobbiamo riportare il senso attrattivo della nostra regione", afferma. Infine scherza: "Se a fine settimana ci date 50mila AstraZeneca in più ci fate contenti".

Le parole dell'ingegnere Fabrizio Curcio

"Come protezione civile supportiamo ancora per la distribuzione, siamo nella patria del volontariato.  Dico il mio grazie ai volontari per la performance altissima qui in Toscana. Il nostro obiettivo è somministrare più possibile. Vedo percentuali elevatissime, la macchina nazionale è molto pronta. Ma i volontari sono impegnati anche nei tamponi. Nel punto con il presidente, sindaci, prefetti, abbiamo ragionato sul futuro, su cosa sarà della campagna vaccinale quando terminerà. Teniamoci uniti per il processo di vaccinazione, dobbiamo tenere duro".

Le parole di Francesco Paolo Figliuolo a Firenze

"L'Italia quando fa squadra vince. Unità e solidarietà che dobbiamo sempre avere. Questo centro è molto ben organizzato, semplice ed efficiente. Grande cuore dell'Italia. Oggi siamo quasi a 28 milioni di somministrazioni, la Toscana era partita male, è inutile nasconderlo, ma ha rimediato. Con Giani c'è stato un confronto sano e sincero. Oggi la Toscana è tra le primissime regioni per vaccini ad anziani e vulnerabili, per questo la Cabina di Regia ha proceduto a decisioni importantissimi. C'è stato un calo vertiginoso di contagi, decessi e ospedalizzazioni. Il 9 aprile ho dato la priorità assoluta alle classi più deboli. Adesso abbiamo davanti altre 3 settimane in cui bisogna tenere la barra dritta. Seguire in maniera armonica e organica la campagna vaccinale. L'intendimento di molti presidenti è raggiungere l'obiettivo prima possibile. Bisogna essere realisti: per fine settembre è l'obiettivo, se facciamo prima è meglio".

"Andate avanti con il piano - ha chiesto con perentorietà Figliuolo a Firenze rivolto ai presidenti delle altre regioni -. Se non mettiamo in sicurezza gli over 65, noi non ne usciamo. In queste due settimane ci dobbiamo concentrare su queste categorie. Poi con maggiore afflusso di vaccini possiamo intervenire su resto delle categorie: grande distribuzione, come cassiere o cassieri che hanno lavorato dall'inizio della pandemia e sono stati eroici come medici e infermieri, o operatori del turismo. Dobbiamo mettere in sicurezza però ora i più vulnerabili". "Abbandonate i titoli roboanti - spiega alla stampa - e andate dritti alla meta, poi si potranno fare tutte le pensate. Ora fragili e over 60, complimenti alla Toscana".

Le parole del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo

Il presidente Mazzeo, riguardo al successo del piano vaccinale in queste ultime settimane, ha voluto sottolineare il ruolo del personale sanitario e del mondo del volontariato: “E’ venuto fuori il cuore grande della Toscana. E il merito, prima che nostro, è di tutte quelle donne e di quegli uomini che con fatica, anche oltre il loro orario di lavoro, cercano di aiutare in questo piano vaccinale, a fare in modo che sia più efficace possibile. Noi dobbiamo continuare in questa direzione. Proteggere le persone più fragili. I dati sono chiari più proteggiamo gli ottantenni più conteniamo il contagio e riduciamo il numero dei morti”.


La visita del generale Figliuolo prosegue a Siena "Qui ho visto l’Italia che fa squadra e vince"

“L’Italia che fa squadra vince e qui oggi ho visto lavorare la squadra Italia, con la capacità di mettere insieme associazionismo, Protezione civile, Forze armate, Regione, Asl, medici anche in pensione o giovani reclutati per questa attività, infermieri, personale amministrativo. Ho visto la capacità di fare squadra e questo è vincente”. Così il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale, al termine della visita al PalaGiannelli, hub principale della campagna vaccinale per la provincia di Siena.

“Un hub che può stare aperto dalle otto a mezzanotte – ha detto Antonio D’Urso, direttore generale dell’Asl Toscana sud est –, con una potenzialità di mille vaccini al giorno che ancora non riusciamo a sfruttare in pieno per la consistenza delle forniture. Ma noi ci siamo”. Parole che ha ripetuto accompagnando il generale Figliuolo all’interno del PalaGiannelli insieme a Fabrizio Curcio, capo del dipartimento della Protezione civile, il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, rappresentanti istituzionali del territorio. All’interno, guidati dal direttore della zona senese dell’Asl Toscana sud est Marco Picciolini, si sono intrattenuti con operatori sanitari, volontari e con le persone che erano in attesa della somministrazione del vaccino.

“Insieme al commissario stiamo testando le eccellenze del nostro Paese – ha detto l’ingegner Curcio –, una campagna vaccinale rivolta all’intera popolazione oltre agli hub centrali nelle aree di maggiore affluenza, deve contare anche su una capillarità estesa nel territorio. Porteremo a Roma anche l’esperienza della Toscana, per preparare analisi e verifiche per affrontare in futuro un’altra fase della pandemia”.

Esperienza della Toscana che Eugenio Giani, presidente della Regione, ha sintetizzato così: “Oggi abbiamo avuto meno di 300 contagiati, cosa che non avveniva dal 19 gennaio. E questo è frutto di una campagna di vaccinazione che sta procedendo bene sotto gli indirizzi del generale Figliuolo e dell’ingegner Curcio. Siamo orgogliosi di poter dire che in Toscana siamo quasi a 1,2 milioni di prime dosi, un terzo della popolazione. Dobbiamo arrivare a fine settembre con l’immunità di gregge”. E in riferimento all’esperienza del territorio, il presidente Giani ha osservato che “Siena e l’Asl Toscana sud est hanno svolto un ruolo importante, qui sono stati raggiunti ottimi risultati e il livello dei contagi durante la pandemia è sempre stato il più basso della regione, grazie anche all’impegno delle Scotte. Spero che questo luogo importante per lo sport senese possa farci vincere lo scudetto simbolico della lotta alla pandemia”.

A rivolgere il saluto a nome della città l’assessore comunale alla sanità Francesca Appolloni, che si è rivolta al generale Figliuolo portando “l’abbraccio corale di tutta Siena, qui esiste un tessuto sociale forte che aiuta le istituzioni sanitarie a mettere in campo questo sforzo”.

Uno sforzo sintetizzabile nell’auspicio del generale Figliuolo: “Dobbiamo seguire in maniera armonica il piano, cosa che la Regione Toscana sta facendo bene, senza farsi prendere dall’ansia ma spingendo ora sulla protezione degli over 60 e mettendo in sicurezza le persone più a rischio. Se le mie previsioni saranno confermate, a giugno avremo almeno 20 milioni di vaccini e potremo dare un nuovo impulso alla campagna vaccinale”.

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