Solidarietà per il figlio di Luana, a Barberino Tavarnelle una sottoscrizione

“Diciamo basta alla strage silenziosa che si consuma ogni giorno in Italia, donne e uomini, giovani e adulti, che perdono la vita per mancata sicurezza sul posto di lavoro”. E’ la voce unanime del Consiglio comunale di Barberino Tavarnelle che si alza, nel ricordo di Luana D'Orazio, la giovane operaia di Montemurlo rimasta schiacciata dalla macchina della ditta tessile dove lavorava, per denunciare la gravità di un fenomeno sempre più dilagante nel territorio nazionale che non accenna a placarsi. E’ dedicata alla ventiduenne e a tutte le vittime di infortunio, erroneamente chiamate ‘morti bianche’, l’azione istituzionale ‘mobilitata’ dal gruppo di maggioranza del Centro sinistra Barberino Tavarnelle attraverso la mozione firmata dal consigliere comunale Alberto Marini. Il documento, approvato all’unanimità, vuole sensibilizzare e stimolare una riflessione sugli aspetti di un fenomeno, spesso avvolto “dall'indifferenza generale, mai abbastanza affrontato”, che deve fare i conti in prima istanza con i suoi stessi numeri.

“Dati agghiaccianti se si considera – dichiara il consigliere Alberto Marini - che ogni giorno 2-3 lavoratori non fanno più ritorno a casa, che nel 2020 le persone che hanno perso la vita sul luogo di lavoro sono state quasi 1.300 e che Luana è già la centottantacinquesima vittima sul lavoro dall'inizio dell'anno, undicesima in Toscana. A fronte di oltre 4milioni di aziende sono solo 2mila gli addetti al controllo, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, per il rispetto delle misure di sicurezza”.
“Le istituzioni devono poter cambiare le cose e invertire una tendenza che non è più tollerabile – continua – non si può morire di lavoro come avveniva sessant’anni fa, ciò che da sempre è prioritario è la vita delle persone, la loro sicurezza, la loro salute, non il livello di produttività che ne scaturisce”.

“E non possiamo solo indignarci di fronte alla tragica realtà, fatta di dolore e assenza di prospettive, vissuta dalle tantissime famiglie italiane costrette a dire addio ai loro cari, vittime nei luoghi di lavoro – aggiunge il consigliere Marini - apriamo gli occhi sull’andamento per nulla confortante di questa piaga e agiamo al più presto, è necessario che le istituzioni e gli enti competenti si coordinino per investire risorse sulla sicurezza, sulla formazione, sulla prevenzione, sulla vigilanza e sul potenziamento dei controlli”.

Oltre ad esprimere solidarietà alla famiglia di Luana, alla comunità a lei vicina, il Consiglio comunale mette in campo un’azione di solidarietà a favore del piccolo Alessio, figlio della giovane lavoratrice. “Abbiamo invitato il sindaco e la giunta comunale - precisa- a promuovere attraverso i canali istituzionali la sottoscrizione promossa dal Comune di Montemurlo a favore del figlio”. L’Iban per le donazioni e i versamenti è il seguente: IT11 U030 6937 9791 0000 0004 565 intestato al Comitato Montemurlo Solidale presso la Banca Intesa San Paolo - Filiale di Montemurlo via Scarpettini, la causale da indicare è “Donazione per Luana”. La mozione del Centro sinistra ha proposto inoltre di realizzare uno studio che analizza il fenomeno degli infortuni sul lavoro nell’area del Chianti e della Valdelsa in collaborazione con le forze del mondo del lavoro. “Colgo l’occasione per rivolgere un ringraziamento ad un nostro concittadino - conclude Alberto Marini - che si spende nel tenere accesi i riflettori sul tema delle stragi sul lavoro, è Marco Bazzoni il cui impegno lodevole ci stimola tutto l’anno, e non solo quando purtroppo si verifica un evento luttuoso, ad affrontare responsabilmente il tema delle morti sul lavoro”.

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino

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