MMAB si rinnova a 7 anni dall'apertura, il percorso partecipativo per il luogo della cultura di Montelupo

Il MMAB di Montelupo Fiorentino, inaugurato nel 2014, è una delle istituzioni culturali del borgo della ceramica. Al suo interno contiene la Biblioteca comunale, frequentatissima dagli studenti prima del coronavirus, è il Museo della Ceramica e l'Archivio storico.

Ma il tempo corre veloce e per la giunta guidata dal sindaco Paolo Masetti è già tempo di cambiare il luogo della cultura prediletto dai montelupini.

"Nel 2014 il MMAB è cresciuto in modo esponenziale - spiega Masetti -, non ci sono solo tre funzioni ma ha anche una valenza sociale. Ora vogliamo potenziare ancora quanto fatto finora". Per questo è stato avviato a pieno il percorso partecipativo co-finanziato da Comune, Autorità regionale per la partecipazione, con il prezioso lavoro della società di ricerca Simurg.

Con questo percorso partecipativo la giunta vuole anticipare quelle che potranno essere le evoluzioni dei luoghi di cultura, riflettendo appunto sugli spazi e sulle loro funzioni. In più, per le tre parti dell'acronimo MMAB (museo, biblioteca e archivio), è giunta la necessità di potenziare l'ultimo punto, che conserva la documentazione più antica della comunità montelupina.

"La biblioteca è diventata un luogo affettivo - spiega il vice sindaco Simone Londi - tant'è che alle volte i giovani si trovavano fuori a studiare durante i giorni di chiusura. Se sarà necessario lavoreremo anche sugli spazi, dato che abbiamo un patrimonio come quello dell'ex cinema Risorti a 200 metri da qui e disponibile per la comunità".

"Il percorso non nasce con dei preconcetti, l'idea di una biblioteca diffusa è ottima ma solo a fine progetto tireremo le fila con un bel bagaglio di riflessioni", afferma ancora Masetti.

"Montelupo ha ancora fame di cultura, per questo il 'parco culturale' deve accogliere nuove narrazioni tra contemporaneo e passato", ha spiegato l'assessore alla cultura Aglaia Viviani.

Gli incontri del progetto partecipativo, come spiegato da Claudio Salvucci di Simurg, partiranno con l'apertura del 19 maggio alle 18. L'evento sarà online, ma non si preclude la possibile partecipazione di cittadini per i successivi eventi. Dopo le attività preliminari, concluse con un sito e la campagna di comunicazione, partiranno le fasi di ascolto. Interviste, focus group, questionari e l'incontro del 19 maggio serviranno per recepire le istanze. Tra giugno e luglio verranno fatti poi anche laboratori con studenti, associazioni e cittadini. Infine a settembre si terrà l'incontro di chiusura che terrà conto di tutte le istanze fin qui raccolte.

"Faccio un appello ai cittadini affinché partecipino numerosi per dare un nuovo vestito al MMAB", conclude Masetti.

Qui il sito dedicato al percorso partecipato

Elia Billero

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