Il Prefetto di Firenze, Alessandra Guidi, nel “Giorno della Memoria” dedicato alle vittime del terrorismo, 43° anniversario dell’assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, sottolinea la necessità di ricordare le vite spezzate dalla violenza del fanatismo politico, minaccia alle istituzioni democratiche e alla convivenza civile.
La memoria dei servitori delle Istituzioni e dei cittadini impegnati nella vita sociale, rinnova e rafforza il sentimento di solidarietà con i familiari, e l’impegno verso gli interessi della collettività. Questo sentimento è particolarmente vivo nella città di Firenze, in un recente passato colpita dalla violenza finalizzata a destabilizzare l’assetto costituzionale, con l’assassinio dell’ex sindaco Lando Conti del 10 febbraio 1986 e con la strage di via dei Georgofili nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993.
“Ricordare è un dovere -ha detto il Prefetto-. È giusto riconoscere il coraggio di chi ha continuato a difendere i valori della libertà, il diritto e la legalità, le istituzioni che presidiano la dialettica democratica. La storia ci ha dimostrato che l'unità e la coesione sociale sono gli strumenti più efficaci di fronte alla violenza eversiva. Le istituzioni pubbliche hanno perciò il dovere di spingere lo sguardo nel profondo della storia, sciogliere gli eventuali interrogativi ancora presenti, per rafforzare il futuro della nostra comunità”.
Fonte: Prefettura di Firenze - Ufficio stampa
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