Morire di lavoro oggi non solo è inconcepibile, è intollerabile. Ancora oggi si muore per le stesse ragioni e allo stesso modo di cinquanta anni fa.
Per l’ennesima volta la tecnologia e la sicurezza si arrestano alle soglie di fabbriche e stanzoni e stavolta è stata una giovane operaia a pagare con la vota il prezzo di uno standard di sicurezza non rispettato.
La morte di due ventenni nel giro di tre mesi deve far riflettere sugli investimenti operati in termini di formazione e di acquisizioni di competenze.
Non è sufficiente constatare che i giovani sono i più colpiti dalla crisi provocata dalla pandemia, bisogna investire su di loro e offrire loro sbocchi occupazionali che non siamo più precari e insicuri.
Cgil, Cisl e Uil constatano con amarezza, dolore e rabbia come a pochi giorni dalla Festa del Lavoro il lavoro venga ancora una volta vilipeso, fino alle sue estreme conseguenze.
Non è più tempo di parole, ma di azioni concrete delle istituzioni e delle autorità competenti, e di interventi che garantiscano la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Domani, venerdì 7 maggio 2021, sciopero generale di 4 ore con presidio dalle ore 10 alle ore 12 in piazza delle Carceri a Prato.
Saranno presenti al presidio, tra gli altri, Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana), Ciro Recce (segretario generale aggiunto Cisl Toscana) e Annalisa Nocentini (segretaria generale Uil Toscana). Con loro anche rappresentanze di lavoratori e sindacalisti che arriveranno dal resto della Toscana. Il presidio sarà attuato nel rispetto rigoroso delle norme anti-Covid.
Anche il Comune di Montemurlo domani mattina aderirà allo sciopero generale organizzato in piazza delle Carceri a Prato per dire: Mai più morti sul lavoro.
Fonte: Cgil Cisl Uil Toscana e Firenze - Uffici stampa
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