Slow Food Toscana, focus nell'ottavo congresso sulla sostenibilità dell'intera filiera

In occasione dell’ottavo congresso di Slow Food Toscana, tenutosi ieri 2 maggio 2021, sono stati discussi tutti i temi di Slow Food in un intreccio di mondi, da quello Politico, Scientifico e Civile, per un reciproco scambio alimentato proprio da quella rete su cui si fonda l’essenza e l’agire dell’Associazione. Oltre 70 delegati da tutta la Toscana e un parterre di ospiti d’eccezione per un totale di circa 90 partecipanti al Congresso.

Dopo la nomina del Presidente dell’Assemblea, Massimo Bernacchini, attuale membro dell’Esecutivo Nazionale, si è dato il via agli interventi, tutti di altissimo livello. Ha aperto l’On. Susanna Cenni, Vicepresidente della Commissione Agricoltura, che ha elencato tutti i temi sui quali il mondo istituzionale si sta muovendo, molti dei quali identitari per Slow Food, che trovano ormai posto nel dibattito pubblico tanto da orientare le politiche europee e quelle nazionali e che hanno tutti come base la sostenibilità.

L’Onorevole ha espresso piena condivisione dei temi contenuti nel dossier programmatico presentato all’Assemblea e ha invitato l’Associazione alla comune battaglia per la giustizia sociale dei lavoratori del comparto agricolo, tema, anch’esso, caro a Slow Food.

Ha fatto seguito l’intervento di Marina Lauri di Anci Toscana che, nel rappresentare la comunanza sui temi delle politiche locali del cibo, della dignità del lavoro e della necessità di partire dai territori per il rilancio post covid, ha illustrato il lavoro che Anci e Slow Food Toscana stanno portando avanti per la definizione di un accordo di collaborazione.

Sempre sul tema delle collaborazioni istituzionali ha seguito l’intervento del Consigliere regionale e Presidente della Commissione Aree Interne della Regione Toscana, Marco Niccolai, che proprio sul tema delle aree interne ha rappresentato la totale convergenza e l’importanza strategica di investire in nuovi modelli di governance, di tutela e di rivitalizzazione delle aree cosiddette marginali, a garanzia di uno sviluppo diffuso e a tutela della sostenibilità sociale e ambientale dell’intero territorio Toscano. Su questo tema e su quello dell’educazione e della formazione, il consigliere, ha rappresentato il buon livello di definizione che porterà a breve alla formalizzazione di un protocollo di collaborazione tra Slow Food Toscana e Regione Toscana.

Dopo le istituzioni è stata la volta dell’Università con tre interventi significativi e utili a rappresentare l’importanza del dialogo tra società, scienza e istituzioni.

Il Prof Mauro Agnoletti, coordinatore scientifico osservatorio nazionale del paesaggio rurale, presidente comitato scientifico programma FAO giahs, ex presidente osservatorio del paesaggio Toscana, ha ricordato la specificità del territorio italiano e toscano e, come il ripartire dal paesaggio rurale sia la migliore garanzia per tutelare non solo la biodiversità ambientale ma anche quella culturale.

Il Prof Brunori, Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, ha ricordato l’importanza dei temi che Slow Food è riuscita a portare avanti negli anni, spesso, anticipando di anni il dibattito pubblico e politico ed evidenziando alcune tematiche e sfide che ci attendono nei prossimi anni ed infine, il Prof Duccio Cavalieri, Ordinario Microbiologia Generale presso l’Università di Firenze, ha ribadito l’importanza della conservazione della biodiversità e la salvaguardia del territorio proprio a tutela anche della salute non solo del pianeta ma anche della specie umana.

E’ stata poi la volta dei saluti del Comitato esecutivo in scadenza espressa da, Antonio Cherchi, legale rappresentante di Slow Food Italia, che ha espresso l’importanza di vigilare sui nostri temi affinché non vengano usati solo come bandiere svuotandone di contenuti e augurando a tutta la rete di lavorare unitamente per una vera e solida ripartenza.

A seguire i saluti di Barbara Nappini, e Roberta Billitteri in rappresentanza del comitato esecutivo candidatosi alla guida di Slow Food Italia. I temi sviluppati nel dossier di candidatura sono poi stati declinati con testimonianze dai territori e, dopo le votazioni dei bilanci e della riconferma dei sindaci revisori, si è dato luogo alla presentazione della nuova squadra che guiderà l’associazione toscana per i prossimi anni. Molte le conferme: Gianrico Fabbri, già coordinatore regionale, che assumerà la delega anche dei temi legati alla Biodiversità, Silvia Rolandi che si occuperà di Rapporto Cibo-Clima-Società, applicazione locale delle Strategie Green Deal e Farm to Fork, Daniela Filippi che oltre a riconfermare il ruolo di tesoriera si occuperà delle Guide, Progetti Mondo del Vino, Marco De Martin Mazzalon che si occuperà delle Strategie per le Aree Interne, mentre i nuovi ingressi nel Comitato Esecutivo regionale sono: Valentina Gucciardo che si occuperà di educazione, Giuseppe Bonanno che si occuperà dell’applicazione locale delle Strategie Green Deal e Farm to Fork, e Gian Marco Mazzanti che si occuperà dei rapporti con la Rete e con Terra Madre.

Il nuovo gruppo dirigente, a cui è stata data la fiducia dell’Assemblea, parte da due protocolli istituzionali strategici e avrà l’obiettivo di curare e far crescere la rete associativa toscana, dare voce ai territori e far entrare le questioni e i temi di Slow Food in tutti gli ambiti locali attraverso alleanze con le Istituzioni, le comunità locali e il modo scientifico.

 

Fonte: Slow Food Toscana - Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

torna a inizio pagina