Mostra dell'Artigianato, le date del 2022 a Firenze

(foto gonews.it)

Si chiude stasera l’85° Mostra Internazionale dell’Artigianato, on line sulla piattaforma Emporio MIDA, la mostra che ha rappresentato, per nove giorni consecutivi, una vetrina web aperta sul mondo per più di un centinaio di artigiani (molti dei quali espositori abituali in Fortezza) che hanno deciso di non perdere il consueto appuntamento primaverile con la kermesse fiorentina, in attesa di ritrovarsi in presenza alla Fortezza da Basso nel 2022, dal 23 aprile al primo maggio.

“Sono molto felice di aver partecipato a Emporio MIDA, racconta Dante Crobu, titolare della ditta IAS (Industrie Artistiche Sarde). “Siamo una piccola azienda nata due anni fa con l’obiettivo di unire il design con l’artigianato d’eccellenza, portando alla luce quanto di moderno c’è nell’antico e riproponendolo oggi in una veste contemporanea. L’acronimo IAS – spiega Crobu - significa in sardo ‘via’. Vogliamo aprire una nuova strada per l’arte e il ‘fatto a mano’ nella nostra regione, dove ha lavorato anche Giò Ponti, e questa mostra, benché virtuale, ci ha aiutato a farci conoscere e portare avanti i nostri progetti”.

Roshanak Nouri è una grafica iraniana che vive e lavora a Firenze. Otta Italy è il marchio delle sue sciarpe in velluto, seta, lana o finissimo lino rifinite e colorate a mano, pezzi unici che giocano sulle infinite combinazioni e sfumature cromatiche, andati a ruba nelle scorse edizioni in Fortezza. “La mostra di Firenze è molto importante con la sua storia alle spalle di quasi un secolo. Sono molto contenta e orgogliosa di essere stata selezionata ed aver partecipato a Emporio MIDA, una vetrina virtuale molto elegante e ben fatta”.

Non ha dubbi Piera Iorio, direttrice dell’Agenzia Formativa presso il Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa).
“Portare la tradizionale mostra dell’artigianato sul web credo che sia stata un’impresa non facile ma alla fine ha rappresentato per tutti gli espositori una grande opportunità di visibilità. E’ importante continuare a investire anche su questo nuovo format della fiera che mi auguro non si perda ma vada ad arricchiere la prossima edizione in Fortezza nell’aprile 2022”.

Fra le tante iniziative che hanno contrassegnato questa edizione, grande successo ha riscosso la mostra CRAFT 4.0, curata dal dipartimento di Architettura – Design Campus dell’Università di Firenze, così come l’iniziativa La Fortezza come non l’avete mai vista a cura di Firenze Fiera e l’Associazione Muse che ha permesso ai visitatori virtuali di farsi accompagnare da guide esperte all’interno della Fortezza di San Giovanni, alla scoperta dei suoi spazi più nascosti come i Sotterranei.

Per i nostalgici della mostra fiorentina è stato possibile ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della mostra grazie ad alcuni storici pannelli fotografici e didascalici del Fondo Archivistico dell’Ente Mostra Artigianato, gentilmente concessi dall’Archivio della Regione Toscana.
L’appassionante tributo a Philippe Daverio a cura di Jean Blanchaert e di chi è stato al suo fianco nella vita privata e professionale ha chiuso questa ultima giornata, ricordando un grande personaggio scomparso di recente, innamorato di Firenze, delle sue botteghe e assiduo frequentatore della mostra in Fortezza, così come l’Omaggio a Felice Botta e a Andrea Fedeli hanno rappresentato un doveroso riconoscimento a chi da sempre ha partecipato alla mostra, prima al Parterre e poi in Fortezza.

“Chiudiamo questa 85sima edizione della mostra all’insegna dell’ottimismo – dichiara Lorenzo Becattini. presidente di Firenze Fiera - con un riscontro positivo di gran parte degli artigiani che hanno voluto seguirci anche in questa nuova avventura, presentando una selezione delle loro creazioni più belle e rappresentative. L’artigianato italiano d’eccellenza ha continuato a raccontarsi e ad appassionare, come risulta dai numerosi accessi registrati non solo dall’Italia ma anche da vari paesi esteri come Stati Uniti, Giappone, Brasile, Spagna, Francia e Cipro”.

“In questa fase di ripartenza del nostro Paese – conclude Becattini - è quindi importante radicare sempre più il concetto di un artigianato di qualità che, forte di una memoria storica di vecchi saperi e di un presente di innovazione tecnologica, sia in grado di rappresentare un patrimonio culturale, economico e di bellezza da tutelare e sostenere contro le sfide della globalizzazione”.

Fonte: Ufficio Stampa

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