Centinaia di pranzi e aperitivi da asporto ritirati: il bilancio del 25 Aprile nell'ottica della solidarietà
Quattro Circoli Arci e un’associazione culturale Arci, sebbene chiusi da un anno a causa della pandemia e in difficoltà poiché non è ancora possibile riprendere le attività sociali con le quali normalmente i Circoli si autofinanziano, domenica scorsa sono riusciti nel doppio intento di riunire idealmente tanti soci per celebrare il 25 aprile e nel contribuire alla sopravvivenza di progetti e associazioni del territorio che se la passano peggio. Sono i “Circoli resistenti” di quest’anno, Monterappoli, Cortenuova e Santa Maria a Empoli, Petroio a Vinci, l’associazione Settembre Rosso, con il coordinamento del Comitato Arci Empolese Valdelsa e Anpi sezione di Empoli, i protagonisti di questa storia che, oltre a proporre un modello di cooperazione tra basi circolistiche, rilancia una visione del mondo solidale e attenta alle realtà vicine più deboli anche adesso che la crisi morde e il futuro appare come un punto interrogativo.
La notizia: Il 25 Aprile arriva "Circoli Resistenti da asporto": pranzi e aperitivi negli Arci Empolesi
Con i pranzi resistenti, con gli aperitivi partigiani da asporto, al secondo 25 aprile consecutivo da celebrare forzatamente nella intimità della propria casa, si è voluto dare ancora un senso di comunità e di condivisione dei valori della Resistenza e dell’antifascismo. A Empoli il menù del pranzo resistente da asporto è stato costruito dai Circoli di Monterappoli, Cortenuova e Santa Maria (di cui i primi due lo scorso anno avevano già sperimentato una simile collaborazione) che si sono suddivisi la preparazione delle varie pietanze e le hanno condivise. I soci che avevano ordinato il pranzo, potevano ritirare in ciascuna delle tre sedi lo stesso menù che portava la firma di tre cuochi. A gustare questo menù sono state 250 persone, soci Arci che hanno scelto di essere idealmente collegate, sebbene fisicamente distanti le une dalle altre, di essere partecipi di questa versione straordinaria, collettiva e solidale del 25 aprile.
Infatti parte del ricavato è stato destinato all’Anpi sezione di Empoli, associazione da sempre “sorella” dell’Arci e compagna di percorsi e battaglie comuni, che con la pandemia e la conseguente immobilità e impossibilità di svolgere iniziative, ha accusato un forte crisi. Il Circolo di Petroio, con un ricco menù alla carta da asporto il 25 aprile ha soddisfatto tantissime persone tanto che già alcuni giorni prima della chiusura delle prenotazioni, ha ottenuto il sold out. Questo Circolo ha scelto di potere sostenere con parte del ricavato del pranzo, il progetto di solidarietà alimentare Arci “Il pane e le rose”.
Tale progetto nacque proprio un anno fa, dalla osservazione della crisi economica che la pandemia aveva innescato e dalla nostra volontà di non lasciare indietro nessuno. La partenza del progetto avvenne proprio grazie alla consistente donazione del ricavato del pranzo del 25 aprile dello scorso anno e al coinvolgimento di Re.so. che è partner del progetto. Ugualmente a “Il pane e le Rose” è destinato il ricavato degli aperitivi partigiani di Settembre Rosso, l’associazione Arci che segue il progetto e a cui si deve la gestione (insieme al Comitato Arci), la preparazione e la consegna dei pacchi alimentari. Con l’aperitivo partigiano, che 50 soci Arci hanno degustato, si è sostenuto inoltre la causa kurda attraverso la Freedom AzadìBeer, la birra artigianale A.P.A. a sostegno di Staffetta Sanitaria Rojava e Mezzaluna Rossa Kurdistan.
Dati i grandi risultati ottenuti, in termini di coinvolgimento, unione e solidarietà, ringraziamo tutti i volontari che hanno aiutato nella preparazione, i soci che hanno deciso di essere con noi, Linda Bargellini, la fioraia ”combattente” per i fiori consegnati con l ‘aperitivo partigiano, l’artista Becc per avere realizzato i segnalibri che arricchivano tutti i pacchi.
Fonte: Arci - Ufficio stampa
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