I consiglieri regionali Pd con una lettera rivolta al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ricordano il significato della Festa dei lavoratori «una bandiera di diritti e libertà» ed esprimono il proprio «dissenso» sulla decisione di lasciare aperte le strutture di vendita, supermercati, ipermercati e centri commerciali
«Caro presidente, i lavoratori di tutto il mondo festeggiano il Primo Maggio come simbolo della lotta costante che nel tempo hanno dovuto sostenere per la propria emancipazione, per i diritti di lavoro e nel lavoro. Questo per dire che il Primo Maggio è molto di più di una data segnata come festiva nel calendario. E' una bandiera di diritti e libertà che, come tu sai, non sono patrimonio comune ovunque. Anche da noi, in Toscana, ci sono aree di sfruttamento e di limitazione dei diritti che, purtroppo, abbiamo sotto gli occhi. Pensiamo, ad esempio, ai nuovi lavoratori delle piattaforme digitali a cui troppo spesso non sono riconosciuti nemmeno i diritti minimi alla salute e alla sicurezza e che troppe volte non hanno neppure la possibilità di avere normali relazioni sindacali con le proprie aziende. Oppure osserviamo le sempre più larghe aree del lavoro informale e non regolare di cui, purtroppo, ci informano le cronache. O ancora, pensiamo anche ai tanti lavoratori della grande distribuzione che in questo anno di lockdown e restrizioni ci hanno aiutato a continuare a vivere, spesso mettendo a rischio la propria vita, dietro una cassa di un supermercato o intorno agli scaffali di un grande magazzino. Che cosa rischia di dire loro la Toscana impedendogli di celebrare la propria festa, la ‘Festa del Lavoro’, il Primo Maggio. Temiamo che il messaggio che sta passando sia sbagliato e la Toscana non può mandare questi segnali, non può ammainare la bandiera del 1° Maggio, neppure per mezza giornata, neanche in una situazione particolare come quella determinata dalla pandemia di Covid 19. Come consiglieri regionali del Pd riteniamo che le battaglie per i diritti dei lavoratori non debbano essere delegate solo ai sindacati, lasciandoli soli, ma invece pensiamo che debbano essere parte integrante della nostra proposta e azione politica. Per questo, caro presidente, in questo caso, ti esprimiamo civilmente il nostro dissenso. Buon Primo Maggio»
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Gruppo PD
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