Keu, CambiaMenti: "San Miniato sia parte civile nel processo per inquinamento del suolo"

Manola Guazzini
Manola Guazzini del Comitato CambiaMenti

Riceviamo e pubblichiamo la mozione del gruppo di opposizione CambiaMenti guidato da Manola Guazzini in merito all'inchiesta Keu. Tra le tante richieste della mozione, si chiede alla giunta del Comune di San Miniato di effettuare controlli rigorosi sulla 429 per accertarsi di avvelenamenti del suolo e delle falde acquifere, di definire regole più adeguate per lo smaltimento dei rifiuti conciari durante la depurazione delle acque e di costituirsi parte civile nell'eventuale processo sull'inquinamento del suolo.

Di seguito il testo della mozione

1) in data 8 aprile 2021 Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze ha emesso 18 avvisi di garanzia nei confronti di dirigenti dell'Associazione Conciatori di Santa Croce sull'Arno, di dirigenti e tecnici dell'impianto Aquarno, di un consigliere e di un dirigente della Regione Toscana, della Sindaca di Santa Croce sull'Arno e dei responsabili della ditta Lerose s.r.l. che gestisce un impianto di riciclaggio degli inerti in Pontedera;
2) che, per quanto riguarda le responsabilità penali è doveroso esprimere fiducia nell'attività della Magistratura e attendere gli eventuali rinvii a giudizio e lo svolgersi di tutti i gradi di giudizio previsti dalla giurisdizione italiana;
3) che sul piano politico emergono però fin d'ora, dall'ordinanza del GIP e da notizie e intercettazioni riportate dagli organi di informazione elementi estremamente inquietanti, tra cui:
a) la connessione con la 'Ndrangheta calabrese della ditta “Lerose s.r.l.” a cui Aquarno si è rivolta per smaltire i residui solidi del processo di depurazione conciaria;
b) l' utilizzazione illecità e potenzialmente pericolosa per il suolo e per le falde idriche di tali residui all'interno del materiale di riempimento di opere pubbliche, tra cui la massicciata della SS 429, che insiste per un breve tratto del suo percorso anche sul territorio del nostro Comune;
c) frequenti scarichi di reflui in acque pubbliche con parametri inquinanti superiori a quanto consentito;
d) la presentazione concertata con l'Associazione dei Conciatori di un emendamento, poi messo in approvazione senza i regolari passaggi in Commissione, approvato dal Consiglio Regionale con l’astensione di SI Toscana a Sinistra, M5S, Lega-Salvini Premier, Forza Italia, SEL e Gruppo MistoTpt, e successivamente impugnato dal Ministero dell'Ambiente, che avrebbe permesso di aggirare i parametri previsti dalle leggi vigenti per la depurazione;
e) tentativi di esercitare pressioni indebite sugli organismi di controllo ambientale;
CONSIDERATO CHE
1 quanto accaduto investe non il solo Comune di Santa Croce sull'Arno ma l'intero comprensorio del Valdarno Inferiore e l'intero distretto conciario-calzaturiero;
2 la penetrazione della 'Ndrangheta e di altre associazioni criminali in Toscana è un fenomeno rilevato da molto tempo ed evidenziato nello stesso “Piano per la Prevenzione della Corruzione” approvato dal nostro Comune, dove si fa presente che il pericolo di infiltrazioni mafiose riguarda soprattutto “alcune tipologie di attività imprenditoriali, prima fra tutte quella di smaltimento dei rifiuti industriali”;
3 a questo rischio si deve dunque rispondere non solo in modo formale, ma con una concreta opera di prevenzione di comportamenti che implicano, nella situazione attuale, il rischio anche di questo tipo di contatti;
4 nel nostro distretto industriale si è fortemente puntato sulla qualità etica delle produzioni conciarie e calzaturiere: una qualità che è stata pensata anche come unico e potenzialmente vincente fattore di competitività del nostro comparto locale. Tutto questo è strettamente legato alla funzionalità dei processi di depurazione;
5 è quindi necessario, al contrario di quanto è avvenuto, puntare non sulla richiesta di sconti sui parametri di legge e di condiscendenza sui controlli, ma su sistemi di controllo più efficaci, puntuali e rigorosi, potenziati nei numeri e nei mezzi, assolutamente messi al riparo da pressioni politiche per togliere di mezzo questo o quel tecnico scomodo;
6 quanto avvenuto mina pericolosamente la credibilità del nostro distretto e potrebbe avere ripercussioni gravi in termini di richiesta di mercato, che si ripercuoterebbero sulla produzione e sull'occupazione;
7 per recuperare la credibilità è indispensabile superare una situazione di commistione tra poteri pubblici e associazioni imprenditoriali e riaffermare pienamente l'autonomia dei poteri pubblici, come garanzia dell'esercizio del ruolo di controllo che ad essi spetta e della capacità della politica di definire regole e indirizzi sullo sviluppo e sui suoi rapporti con l'ambiente commisurati con l'interesse generale e non con i margini di profitto;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A
1) promuovere l'aggiornamento delle procedure amministrative alla dimensione nuova del rischio di infiltrazioni mafiose;
2) promuovere, d'intesa con gli altri Comuni del Comprensorio un serio processo di valutazione e di messa a punto del rapporto tra i poteri pubblici e il nostro sistema produttivo e di reimpostazione del cruciale tema del rapporto tra sviluppo e ambiente;
3) promuovere la definizione, su scala comprensoriale, regole più adeguate di controllo sui processi di depurazione e di smaltimento dei residui e sugli scarichi in acque pubbliche;
4) partecipare, insieme agli altri Comuni coinvolti nel percorso della SS 429, a una rigorosa verifica dell'inquinamento del suolo e delle sue eventuali conseguenze sulle falde e sui terreni agricoli e alla promozione delle necessarie opere di bonifica a carico dei trasgressori;
5) costituirsi, insieme agli altri comuni coinvolti nel percorso della SS 429, parte civile nel processo a carico dei responsabili dell'inquinamento del suolo.

 

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