"Il 27 aprile 1859, 162 anni fa, terminava la storia gloriosa del Granducato di Toscana, una storia durata 290 anni e originatasi nel 1569 quando il Papa Pio V nominò Cosimo I dei Medici Granduca di Toscana (magnus dux etruriae). Il Granducato di Toscana era uno Stato 'nazionale', sia dal punto di vista della sovranità politica che da quello linguistico e culturale. Con la morte di Gian Gastone che avvenne nel 1737, ai Medici seguirono gli Asburgo-Lorena che guidarono il Granducato fino al 1859, anno in cui il 27 aprile alle ore 15, Leopoldo II di Lorena con la sua famiglia lasciò Firenze(la patria dell'anima), diretto a Vienna. Il corso della Storia portò poi all'annessione del Granducato di Toscana nel 1860, al regno sabaudo d'Italia che si chiamava ancora ufficialmente regno 'di Sardegna'. Mentre oggi l'Italia con le sue 20 Regioni, tra cui la Toscana, ha in atto una sfida con l'Europa sul tema delle Riforme è bene ricordare che il Granducato di Toscana con Pietro Leopoldo, salito al trono nel 1765, fu tra i Paesi protagonisti della grande stagione riformatrice europea. Tra le riforme messe in atto dal Granduca Pietro Leopoldo spiccano la riforma delle Comunità (i Comuni di allora), che conferì alle stesse, autonomia finanziaria e competenze amministrative e alla cui testa, vennero poste cariche elettive e la riforma della giustizia che portò tra l'altro, all'abolizione della pena di morte nel 1786. Da cittadini toscani, italiani ed europei, vogliamo ricordare questi momenti importanti della nostra storia perché senza conoscere adeguatamente il passato, il presente è mediocre ed il futuro, lo sarà altrettanto".
Marco Cordone (Consigliere comunale di Fucecchio Lega Salvini Premier - Consigliere Nazionale ANCI) e Marco Manuelli (Consigliere comunale di Gambassi Terme - Capogruppo, Lega Salvini Premier)
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