Le celebrazioni dell'anniversario della Liberazione a Santa Croce sull'Arno: il ricordo del partigiano Oriano Giannoni
Nel 76esimo anniversario della Liberazione, il sindaco di Santa Croce sull'Arno Giulia Deidda ha fatto la sua prima uscita pubblica dopo l'inchiesta Keu, in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile.
Deidda ha pubblicato un lungo post sulla sua pagina facebook, per l'anniversario della Liberazione: "Viva l’Italia, viva il 25 aprile, viva le partigiane e i partigiani, viva la Resistenza!"
Ecco il messaggio del sindaco dove ricorda inoltre la figura di Oriano Giannoni, partigiano e patriota scomparso lo scorso febbraio (Qui la notizia).
"Questo del 2021 è il secondo anniversario della Liberazione che siamo costrette e costretti a trascorrere durante la pandemia. Ma il Covid non ci impedisce di celebrarlo e di dedicargli la giusta attenzione.
Contiamo 76 anni dal 25 aprile 1945, data in cui la città di Milano fu liberata, data simbolica scelta per tutta l’Italia, anche se molti luoghi del Paese erano stati liberati da quasi un anno (a Santa Croce sull’Arno la data che festeggiamo è il 1° settembre 1944).
L’azione congiunta dei gruppi partigiani e degli alleati angloamericani riuscì a sconfiggere il nazifascismo. Con fatica, con impegno, con intelligenza.
Donne e uomini che sognavano una società libera dalla dittatura, dal colonialismo, dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo hanno dato tanto, a volte tutto, anche la vita, per costruire un futuro di pace.
Quest’anno non è più con noi Oriano Giannoni, nostro concittadino che ci ha lasciato proprio il 14 febbraio. E oggi voglio ricordarlo perché Oggi ci manca un po’ di più. Perché Oriano ha dato alla Resistenza un importante contributo: durante il periodo fascista ha svolto una capillare attività di propaganda clandestina nelle concerie e nelle campagne, dove distribuiva volantini antifascisti a operai e contadini. Il suo impegno attivo è continuato nella sezione del Partito Comunista di Santa Croce sull'Arno di cui è stato, fino dal dopoguerra, una figura di riferimento. Iscritto da sempre all’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, non è mai voluto mancare alla manifestazione della Festa della Liberazione, che considerava la festa più importante dell'anno. L’anno scorso per via del Covid non è stato possibile organizzare manifestazioni pubbliche, così ha postato sui social una sua foto con un cartello, che diceva: “La lotta partigiana ha salvato l'Italia e ha aperto la strada alla libertà e alla democrazia”
Oggi voglio rammentare l’azione per cui Oriano Giannoni è ricordato negli archivi della Resistenza. Da Comandante Militare dei GAP assalì la caserma repubblichini di Ponte a Cappiano e dei Carabinieri di Santa Croce svuotando i depositi delle armi, che furono poi inviate a Firenze per la liberazione della città. In quella operazione fu impegnato anche il ventunenne Amilcare Donnini che il giorno dopo venne ferito a morte da una pattuglia tedesca.
A chi, con gesti grandi o piccoli, ha contribuito a liberare questo Paese dagli oppressori nazisti e fascisti, oggi voglio dedicare queste parole di Italo Calvino, da “Il sentiero dei nidi di ragno”:
Forse non farò
cose importanti,
ma la storia
è fatta di piccoli gesti anonimi,
forse domani morirò,
magari prima
di quel tedesco,
ma tutte le cose che farò
prima di morire
e la mia morte stessa
saranno pezzetti di storia,
e tutti i pensieri
che sto facendo adesso
influiscono
sulla mia storia di domani,
sulla storia di domani
del genere umano.
Viva l’Italia, viva il 25 aprile, viva le partigiane e i partigiani, viva la Resistenza!"
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