"È un giallo con i toni della beffa: da lunedì si riapre, ma la riapertura non vale per tutti e a rimetterci sono soprattutto, e ancora una volta, le attività del settore della ristorazione sebbene siano sicure".
Così Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze, commenta i provvedimenti decisi dal governo nel Decreto Riaperture in vigore dal 26 aprile: i ristoranti potranno aprire a pranzo e a cena in zona gialla solo all’aperto, si potrà stare esclusivamente seduti al tavolo, massimo quattro persone tranne per i conviventi. Al chiuso saranno consentiti solo take away e consegna a domicilio, nei bar vietato prendere il caffè al bancone interno e coprifuoco alle 22.
"La Toscana è gialla, ma è un giallo anomalo, perché di fatto molti ristoranti non apriranno, non disponendo di spazi esterni. Ci domandiamo se questa sia davvero la scelta giusta. I contagi avvengono proprio perché realtà come quelle della ristorazione sono chiuse: un ristorante, dove vengono seguiti rigidi protocolli e rispettate le regole anti Covid è molto più sicuro di una festa in casa. Una coppia non potrà andare a mangiare al ristorante al chiuso, ma le feste e le cene private, in questa situazione, continueranno ad esserci".
Fonte: Confartigianato Firenze
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