In merito all’inchiesta che ha investito il distretto conciario di Santa Croce sull’Arno, UNIC - Concerie Italiane, nel rimarcare che, allo stato attuale delle indagini, si tratta di mere ipotesi investigative, prende le distanze dalle condotte contestaste dalle Autorità, in quanto esulano totalmente dai principi e dai valori sempre fatti propri e praticati. Va sottolineato che l’inchiesta riguarda, soprattutto, questioni di natura amministrativa e quindi non attinenti alla qualità dei prodotti delle singole aziende toscane, da sempre impegnate concretamente in ambito economico, ambientale e sociale per il raggiungimento di obiettivi sempre più performanti.
È necessario ora che anche tutto il comparto locale prenda le distanze dagli episodi contestati e si metta a disposizione degli inquirenti per il raggiungimento della verità e, soprattutto, non dovrà perdere l’occasione per dare un segnale di rinnovamento e proseguire verso quel percorso di sostenibilità ambientale e sociale che sta alla base dell’agire delle moltissime aziende del territorio.
Il distretto toscano, così facendo, avrà al suo fianco UNIC e tutte le eccellenze nazionali produttive e tecniche.
L’industria conciaria italiana, oggi martoriata dagli effetti della pandemia e da sfavorevoli fattori di mercato, ha dimostrato negli anni il suo impegno nella capacità di competere e innovare, adottando le migliori pratiche nel più ampio rispetto dell’ambiente e nell’adozione di un sistema di economia circolare unico nel panorama mondiale del settore. Non possiamo non esprimere la nostra amarezza, ma affrontiamo con grande senso di responsabilità anche questo delicato momento, sottolineando il tantissimo che, in modo concreto e positivo, è stato fatto e si continua a fare. Impegno, dedizione al lavoro e trasparenza sono le parole chiave che guidano le concerie italiane.
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