Due strumenti all'avanguardia donati per l'ospedale di Pescia

"Considerando la imprescindibilità della dotazione strumentale elettromedicale che nei tempi odierni deve accompagnare l’attività clinica ospedaliera ed in particolar modo la gestione del paziente critico con riferimento anche alla gestione del paziente con sospetto Covid, si vuole nello specifico sottolineare l’importanza dell’utilizzo degli ultrasuoni nella pratica comune ed in particolare nell’attività del medico anestesista e rianimatore, in cui riveste ancor maggior rilievo l’utilizzo di strumentazione di ultima generazione con performance elevata". E' quanto ha dichiarato la dottoressa Sara Melani, direttore sanitario del presidio ospedaliero di Pescia ricevendo l'ecografo e il videolaringoscopio donati in questi giorni dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Il nuovo ecografo nello specifico è altamente performante e ritrova un impiego molteplice con un utilizzo multiprofessionale sia nella gestione dei pazienti Covid-19 che in quelli sospetti di avere l'infezione. Il nuovo ecografo ha notevole importanza nelle procedure sia anestesiologica che rianimatoria: ad esempio in anestesia per i blocchi loco regionali, in terapia intensiva per la valutazione della funzione cardiaca e polmonare, e nella verifica del posizionamento del catetere vescicale quale competenza da far acquisire e divenire propria dell’attività quotidiana anche in un contesto multiprofesisonale e quindi infermieristico intensivo, nell’ottica dello sviluppo di competenze, caratteristica propria del lavoro in équipe.

"Ciò consentirebbe nel futuro - annuncia Melani- la costituzione nel presidio ospedaliero di Pescia a tutti gli effetti, di un team VAC ovvero vascular access team, che possa garantire la gestione del paziente sia intraospedaliero che territoriale, dando anche una panoramica complessiva di offerta del servizio ed una garanzia di gestione in loco di tali problematiche cliniche".

Altro impiego è per la gestione e impianto di device per oncoematologia e oncologia dove forte e sempre maggiore è la casistica trattata, nonché per il paziente di pertinenza della medicina interna. L'ecografo trova un impiego oltre che nel paziente acuto anche nei percorsi riabilitativi, da sempre vocazione del presidio ospedaliero di Pescia che soprattutto nell’attuale situazione di emergenza pandemica da covid 19, hanno visto la necessità di istituire ed implementare percorsi riabilitativi respiratori specifici in cui tale apparecchiatura avrebbe trova un forte impiego nell' identificazione, classificazione e gestione terapeutica e riabilitativa della fibrosi polmonare.

Il videolaringoscopio, anch'esso di ultima generazione, ha due lame in titanio (una per le intubazioni normali e la D-Blade per le intubazioni difficili) e questo strumento rappresenta un device di sicuro impiego ed aiuto nella gestione avanzata delle vie aeree per tutti quei pazienti critici che giungono al nostro al Pronto Soccorso.

Il suo acquisto è stato finalizzato all'attuale pandemia che stiamo vivendo. "Infatti -spiega il dottor Simone Cipani, direttore della Terapia Intensiva- tutti i pazienti critici affetti da Covid necessitano di essere intubati in modo veloce e sicuro poiche' vanno incontro a rapidissima desaturazione qualora si presenti una difficoltà nella gestione avanzata delle vie aeree con incremento della morbilità e mortalità.

Questo nuovo apparecchio rappresenta dunque un avanzamento nel trattamento dei pazienti nel nostro reparto".

Un ringraziamento da parte della Direzione Aziendale alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia che da sempre sostiene gli ospedali provinciali ed in particolare in questo anno di pandemia non ha fatto mancare il suo sostanziale supporto finalizzato al continuo miglioramento delle cure.

Fonte: Asl Toscana Centro

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