La 68a edizione del premio letterario ‘Pozzale - Luigi Russo’, il più importante riconoscimento culturale del Comune di Empoli, si è svolta stasera, sabato 17 aprile, al Palazzo delle Esposizioni di Empoli. Niente pubblico e niente applausi. Solo telecamere e video per trasmettere le immagini in tv e sui canali social del Comune e del Premio.
Un’edizione speciale in tempi di covid, con distanziamento e attenzione al contagio.
«Nonostante tutto teniamo sempre di più a essere la culla del ‘Pozzale’ e crediamo e scommettiamo comunque sulla cultura – ha detto il sindaco di Empoli Brenda Barnini, aprendo la cerimonia di consegna –. Essere qui è già un atto di resistenza rispetto a quello che stiamo attraversando insieme.
Il ‘Pozzale’ è un premio che nasce dalla resistenza e dal lavoro. C’era e c’è la volontà di interpretare la cultura come un bene primario, a disposizione di tutti. Questo, credo, sia ancora oggi, dopo tanti anni, l’impegno che ciascuno di noi si sente addosso. Questo l'impegno sicuramente che sente addosso l'amministrazione comunale. Ho conosciuto in questi anni la passione di tutti i nostri i giurati e sono molto felice che in questi anni, da quando ho la fortuna e l'onore di rappresentare la nostra città, sia cresciuto molto il ruolo del comitato organizzatore. Tutti noi e loro impegnati a portare avanti una lunga tradizione dell'istituzione culturale, sicuramente quella letteraria più importante della nostra città, ma penso di poter dire anche nel panorama regionale e nazionale.
Da questa sede voglio rinnovare un impegno nei confronti della nostra comunità: quello di continuare ad investire nella cultura.
Proprio fuori e attorno a questo Palazzo delle Esposizioni abbiamo lanciato l’idea di realizzare, da qui alla fine del mandato amministrativo - speriamo di farcela e sicuramente ce la metteremo tutta - un grande parco culturale che abbia al suo interno un teatro civico. Sappiamo che la pandemia ci pone di fronte difficoltà anche di carattere amministrativo, è evidente che noi in questi mesi e nelle settimane future ci dovremo occupare di questioni molto pratiche. Ma io sono convinta che questa comunità abbia la forza, il coraggio e le risorse per poter rinascere non solo in senso materiale ma anche e soprattutto in senso culturale».
Sotto la conduzione del giornalista del TGR Toscana Andrea Marotta la cerimonia ha visto la presenza di alcuni membri della giuria di qualità formata da Roberto Barzanti, Matteo Bensi (presidente del Comitato Organizzatore), Giuliano Campioni, Laura Desideri, Giuseppe Faso, Alfonso Maurizio Iacono, Giacomo Magrini, Cristina Nesi, Evelina Santangelo, Alessandra Sarchi, Virginia Tonfoni. Loro hanno fatto emergere tre titoli fra le uscite editoriali del 2020-2021.
Per la narrativa il premio è stato assegnato a ‘La pianta del mondo’ di Stefano Mancuso (Laterza), di cui si è riconosciuto il valore scientifico e letterario oltre che l'attualità e l'urgenza del punto di vista incentrato sul mondo delle piante.
Per la saggistica a tema storiografico, considerate anche le duplici e feconde prospettive su storia e memoria, il premio della giuria è stato assegnato a ‘Addio Lugano bella’ di Massimo Bucciantini (Einaudi) e a ‘Cattiva Memoria’ di Marcello Flores (Il Mulino). I primi due erano presenti, il terzo collegato via web.
Via internet anche Fabio Genovesi scelto dai lettori, per il suo ultimo romanzo ‘Cadrò, sognando di volare’ (Mondadori).
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa
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