Ieri sera a quattro mesi dalla presentazione abbiamo discusso la mozione con la quale impegnavamo la Giunta a “dare mandato agli uffici competenti, anche alla luce del rinnovo degli strumenti urbanistici, a redigere il piano di sviluppo commerciale integrato – documento strategico del commercio – affinché sia possibile accogliere un processo di sviluppo in corsa con i tempi ed elaborare un documento settoriale di programmazione territoriale che contenga un’analisi dello stato del commercio costituita da una quantificazione del fenomeno commerciale, comprendendo gli esercizi di vicinato suddivisi per settore merceologico, nonché l’individuazione delle aree da sottoporre eventualmente a misure di incentivo. “
La nostra proposta era volta ad avere uno strumento amministrativo snello in grado di poter fornire risposte certe e chiare alle attività commerciali, andandole a dare indirizzi chiari e al passo con gli strumenti legislativi attuali, frutto anche di una concertazione con le parti sociali interessate ed in grado di sviluppare progettualità di sviluppo commerciale su tutto il territorio comunale.
La risposta della maggioranza è stato un secco NO, adducendo di avere già strumenti normativi e regolamentari che suppliscono al piano del commercio.
Peccato che la supponenza della maggioranza e la loro scarsa dimestichezza con il mondo del lavoro, non li fa accorgere che gli strumenti di cui parlano, non sono coordinati, ci sono parametri differenti a seconda degli strumenti e forniscono solo una progettualità quantitativa per zone e non qualitativa, ignorando una progettazione di sviluppo programmato.
Abbiamo cercato di far capire che appena finirà la pandemia l'amministrazione dovrà essere pronta con regolamenti snelli e facilmente attuabili, a dare risposta alle varie attività, commercio, turismo, ecc per favorirene la ripresa, il rilancio e le nuove attività.
Il loro secco NO rischia di far trovare l'amministrazione impreparata ad affronatare le nuove sfide per il rilancio ed il sostegno delle attività.
Come gruppo politico Forza Italia continua a presentare proposte concrete nell'interesse delle P.IVA, ma PD ed Orgoglio Fucecchiese , continuano a porre barriere ideologiche e non proporre alternative a tutto discapito del tessuto commerciale e produttivo e dei loro operatori.
FI Fucecchio
Simone Testai
Sabrina Ramello
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