Nell’ultimo incontro del 15 aprile tra Fim Cisl, Fiom Cgil e Base Digitale SpA (Ex Bassilichi Spa), fornitore storico della banca Monte dei Paschi di Siena, i sindacati hanno ricevuto conferma della fine della commessa HDT (Help Desk Tecnologico a supporto delle attrezzature informatiche delle filiali della Banca MPS) dal 30 aprile prossimo.
“La Banca Monte dei Paschi di Siena - affermano i sindacati - non può ignorare il disagio al territorio che si crea quando l’unico mantra è l’ottenere il massimo ribasso per il costo dei servizi appaltati”.
“La commessa a cui ci riferiamo – spiegano Fim Cisl, Fiom Cgil e RSU Base Digitale SpA di Siena e Firenze - occupa attualmente 23 persone nella sede di Base Digitale nel Comune di Monteriggioni e sarà passata dal primo maggio prossimo a Fastweb, che probabilmente la subappalterà poi ad altra società che ha sedi italiane al di fuori della Toscana ed estere (Albania). Questa scelta risulterebbe ancor più grave se trovassero conferma le ventilate voci che parlano di un’offerta economica talmente bassa da far pensare ad un risparmio ottenuto dalla Banca tramite una logica di dumping sociale per la quale i dipendenti italiani ed esteri sarebbero retribuiti al di sotto di livelli minimi di dignità”.
“La Banca MPS, la cui maggioranza è in mano allo Stato, dovrebbe essere esempio etico di questa nostra Italia malata e non curata, - proseguono le rappresentanze sindacali - riservando maggiori attenzioni al territorio senese, territorio in cui opera da secoli e al quale tanto ha dato ma sicuramente altrettanto ha ricevuto. Ma più in generale dovrebbe essere volano di sviluppo sostenibile per l’intero Paese e non ‘adeguarsi’ alle logiche delle multinazionali, in barba alla tutela della dignità delle persone, a maggior ragione in un momento storico in cui, più che mai, il nostro Paese ha bisogno del massimo sforzo da parte di ogni azienda per puntare ad una ripresa che punti alla qualità del lavoro e dei servizi”.
“Banca MPS sembra alla continua ricerca della riduzione dei costi facendo gravare il peso principalmente sulle maestranze, - sottolineano i sindacati - per non parlare dell’ipotetico rischio di una minor qualità e riservatezza dei dati. Scelte poco lungimiranti se messe in relazione all’impoverimento del tessuto sociale e quindi ai ritorni per MPS stessa. Oltretutto senza ridurre le spese a carico dei clienti”.
“Come sindacato chiederemo a Base Digitale garanzie per tutti i dipendenti interessati nella commessa HDT, - concludono Fim Cisl e Fiom Cgil - affinché il tessuto produttivo e occupazionale non subisca l’ennesimo contraccolpo sul nostro territorio e se necessario andremo a coinvolgere tutte le Istituzioni, per garantire posti di lavoro, salario e dignità ai lavoratori, alle lavoratrici e alle loro famiglie”.
Fonte: Ufficio stampa
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