Spazio gioco sospeso a Vinci, Possibile: "Il Comune deve delle spiegazioni ai cittadini"

Villa Reghini a Vinci

Abbiamo letto il comunicato stampa del Comune di Vinci dell’8 aprile scorso relativo alla sospensione del servizio di spazio gioco di Villa Reghini. Un comunicato francamente insufficiente per spiegare la decisione, per questo motivo poniamo pubblicamente delle questioni al Sindaco Giuseppe Torchia.

Nel comunicato stampa la sospensione è motivata da due necessità, la prima, eseguire lavori edilizi e la seconda, l’incertezza sulla disponibilità delle risorse finanziarie necessarie. Abbiamo quindi svolto una ricerca non semplice sul sito del Comune di Vinci. La ricerca probabilmente non è esaustiva, non sono reperibili le somme versate alla coop Geos, ma i dati sono sufficienti per avanzare dei dubbi e chiedere al Comune di Vinci ulteriori informazioni sulla decisione. Abbiamo verificato che:

1) LAVORI EDILIZI
La determinazione dirigenziale n.32 del 26/2/2021 si riferisce all’adeguamento antincendio di Villa Reghini, il cui progetto inziale risale a circa 15 mesi fa (delibera di Giunta n.376 del 23/12/2019), e approva l’affidamento di lavori per un importo di € 52.931,86. Come è possibile che per eseguire tali lavori, vista l’esiguità degli stessi, sia necessario sospendere a tempo indeterminato l’attività educativa?

2) PROBLEMI FINANZIARI
Nel corso dell’anno 2020, alla Cooperativa sociale Eskimo e all’Associazione Culturale Il Ponte, alle quali risulta affidata la gestione dell’attività educativa, sono state liquidate, a vario titolo, somme per un importo complessivo di euro 78.098,11. Dal rendiconto 2019 risulta che le uscite complessive del Comune sono state di € 15.396.895,64 di cui solo il 6% destinati a istruzione, diritto allo studio e interventi per l’infanzia, minori e asili nido. Un semplice calcolo ci dice che la spesa per l’attività che si vuole sospendere è circa lo 0,5% del bilancio.

A prescindere da ogni valutazione di opportunità della scelta di risparmiare su un servizio prioritario come l’attività educativa, l’entità del risparmio possibile quale potrà essere?
Soprattutto se si considera che il Comune comunica che “si stanno attivando servizi alternativi di sostegno alla famiglie”, che, ovviamente, determineranno nuove uscite, di cui è ignota l’entità.

Crediamo che l’Amministrazione Comunale di Vinci debba dare ai genitori e ai cittadini tutti spiegazioni convincenti riguardo a questa scelta che compromette la continuità educativa dei loro figli e il posto di lavoro degli operatori degli enti a cui il servizio era stato affidato, visto che le motivazioni addotte nel comunicato stampa appaiono, oltre che generiche, prive di reale fondamento.

La sospensione di un servizio educativo, in un momento in cui la pandemia da Covid-19 ha prodotto un inevitabile rallentamento della formazione dei bambini, appare francamente una scelta in controtendenza e poco comprensibile, che non risponde né all’interesse pubblico (e delle famiglie) di un potenziamento di queste attività, né all’esigenza di tutelare i lavoratori che operano in questo delicato settore.

Fonte: Possibile Empolese Valdelsa

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