La classe politica, ci viene detto, ha fallito. E ciò è essenzialmente vero. Ma non è casuale. È il risultato di una precisa deriva culturale che investe la nostra società da almeno trent'anni.
Le cause sono tante e i disastrosi effetti sotto gli occhi di tutti. Uno di questi è certamente la mancanza di riferimenti politici precisi. Ecco, quest'ultimo punto crediamo debba essere al centro della nostra attenzione.
Oggi non esistono più riferimenti politici stabili.
Ci accusano di essere distratti, disinteressati alla politica, "sdraiati". E forse non hanno tutti i torti. Ma se lo siamo è perché ci hanno fatto diventare così, imboccandoci di gentili ordini, addormentandoci con un continuo bombardamento mediatico, un fastidioso chiacchiericcio che nasconde il nulla. Intanto ci hanno tolto il futuro, tagliando l'istruzione, cancellando posti di lavoro, inquinando l'ambiente. Trenta anni di politiche anti-popolari e anti-giovanili ci hanno portato al desolante panorama attuale. E noi giovani abbiamo il dovere di ricostruire un'alternativa sociale, culturale e politica. Se non lo faremo noi in prima persona, non lo farà nessuno al posto nostro.
Per questo motivo abbiamo deciso di formalizzare la nascita del nucleo Empolese-Valdelsa della FGCI, la Federazione Giovanile Comunista Italiana, l'organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano (PCI). Noi ci siamo. Ora più che mai.
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