Inchiesta rifiuti e 429, la risposta dei sindaci

In merito all'operazione Keu (Qui la notizia e i dettagli) per la quale sono in corso indagini e dalle prime ore di questa mattina misure cautelari, alcuni dei sindaci dall'Empolese Valdelsa e dal Cuoio si sono espressi in merito.

Operazione Keu. Al momento una persona è finita in carcere, cinque si trovano ai domiciliari, interdette 7 persone dall'attività imprenditoriale, 2 sequestri preventivi di impianti di gestione di rifiuti e 60 perquisizioni nelle province di Firenze, Pisa, Arezzo, Crotone, Terni e Perugia. 19 le persone indagate (fra cui esponenti politici e dirigenti di enti pubblici). Tra questi, secondo quanto trapela dagli ambiti investigativi, il sindaco di Santa Croce Giulia Deidda (Qui). Non solo. Anche il consigliere regionale Andrea Pieroni, il capo di gabinetto Ledo Gori e il dirigente della Direzione Ambiente Edo Bernini. Tra le criticità emerse nelle operazioni, partite da maggio 2018 riguardanti il distretto conciario di Santa Croce, le attività di scarico delle acque depurate operate dal depuratore Aquarno, la lavorazione del cromo, le infiltrazioni della 'ndrangheta. Imprenditori e tecnici di settore avrebbero spinto per la fornitura di materiali legato all'appalto del quinto lotto della SR429 tra Empoli e Castelfiorentino. Di particolare rilievo la circostanza che il titolare dell’impianto di trattamento abusivo dei materiali riciclati fosse in stretto contatto con ambienti di spessore criminale della cosca Gallace, i quali avevano preso il controllo del subappalto del movimento terra per la realizzazione del V lotto della SRT 429 empolese, che collega Empoli con Castelfiorentino, Gambassi Terme e Certaldo. Grazie a questi contatti e infiltrazioni risulterebbero stati smaltiti abusivamente nei rilevati della superstrada circa 8000 tonnellate di rifiuti contaminati.

La riposta dei sindaci

Barnini, Falorni, Campinoti: "Massima fiducia nell'attività degli inquirenti"

"Esprimiamo massima fiducia e sostegno all'attività degli inquirenti nel contrasto contro la criminalità organizzata che purtroppo anche in Toscana mostra un inquietante radicamento. Le notizie che apprendiamo dalla stampa, che riportano l'ipotesi di utilizzo di materiali inappropriati anche nell'appalto della 429bis, è ovviamente quella che più ci colpisce. Attendiamo quindi l’esito delle indagini per sapere se l’ipotesi di utilizzo di rifiuti contaminati per i rilevati della strada sia reale, e cosa ne possa conseguire". Il commento dei sindaci di Empoli Brenda Barnini, Castelfiorentino Alessio Falorni e Gambassi Terme Paolo Campinoti.

"Resta da comprendere - ha aggiunto il sindaco di Castelfiorentino Falorni su facebook - se davvero ci siano rifiuti contaminati nel rilevato della 429. Si parla di 8000 tonnellate, cioè 4000 metri cubi, ovvero un tratto pari a 200 metri di quella strada circa (200x10x2). Attendiamo gli sviluppi dell’indagine per saperne qualcosa. Nei confronti delle persone indagate, il massimo garantismo è doveroso".

Giglioli, Toti, Capecchi, Spinelli: "Piena fiducia negli amministratori pubblici"

"Abbiamo massimo rispetto per l'azione della magistratura e siamo certi che sarà fatta piena luce sulla vicenda". Simone Giglioli sindaco di San Miniato, Gabriele Toti sindaco di Castelfranco di Sotto, Giovanni Capecchi sindaco di Montopoli in Val d'Arno e Alessio Spinelli sindaco di Fucecchio commentano così la notizia della maxi operazione compiuta dai carabinieri e dai nuclei forestali dell'Arma, al centro della quale è finito il sistema di smaltimento dei rifiuti conciari di Santa Croce sull’Arno. Si tratta di tre indagini collegate tra loro in materia di inquinamento ambientale, narcotraffico internazionale, estorsione e illecita concorrenza, filoni diversi che hanno in comune il coinvolgimento con cosche della 'Ndrangheta. "Il settore conciario è un ambito che, già in passato, è stato oggetto di indagini che, però, non hanno poi portato allo svolgimento di procedimenti - proseguono -. Sul tema della legalità abbiamo sempre tenuto alta l'attenzione perché lo consideriamo uno dei nostri costanti riferimenti. Auspichiamo che sia fatta piena luce nei tempi più rapidi possibili, lasciando che la giustizia faccia il proprio corso: da parte nostra continuiamo comunque ad avere piena fiducia negli amministratori pubblici che, al momento, risultano indagati".

 

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