La magistratura sta indagando anche sul sindaco di Santa Croce sull'Arno Giulia Deidda nell'ambito dell'inchiesta sui rifiuti delle concerie riutilizzati illecitamente come materiale per strade come la SRT 429 nell'Empolese Valdelsa.
Deidda, 39 anni, rieletta sindaco nel 2019, sarebbe accusata di associazione a delinquere nell'inchiesta della Dda di Firenze. Deidda secondo la Dda, avrebbe nominato i consulenti in maniera ambientale tra quelli graditi al consorzio Aquarno, finito al centro delle indagini per la depurazione dei fanghi delle concerie in modo non corretto.
Avrebbe avuto inoltre un ruolo di raccolta tra la politica e gli imprenditori per raccogliere contributi elettorali da indirizzare verso politici che potevano mostrare più attenzione verso le istanze dei conciatori. In più Deidda, presidente del consorzio tecnologico conciario Po.Te.Co, si sarebe impegnata per inserire ai vertici di controllo di Aquarno persone gradite ai conciatori.
Sempre secondo le indagini Giulia Deidda stessa avrebbe fatto pressioni affinché il presidente Eugenio Giani, estraneo alle indagini, prima e dopo la vittoria elettorale confermasse come capo di gabinetto del presidente Ledo Gori. L'incarico era già stato ricoperto da Gori durante la presidenza Rossi. Il legame tra Gori e Rossi era già avviato dai tempi dell'assessorato regionale alla salute.
Il sindaco è irreperibile da questa mattina. Dal municipio non è stato possibile avere sue notizie.
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