Inizia da Pisa, venerdì 16 aprile alle 17, il ciclo di quattro incontri, che si svolgeranno tutti in modalità telematica, per celebrare il centenario della morte di Renato Fucini, scrittore, cronista e poeta, autore della celebre raccolta di racconti “Le veglie di Neri” e di sonetti in vernacolo pisano, commemorazione inserita dal Consiglio regionale della Toscana tra le iniziative del Capodanno Toscano. All’incontro di Pisa, che si terrà presso la sala delle Baleari di palazzo Gambacorti, parteciperanno il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, il sindaco Michele Conti, il docente dell’Università di Pisa, Fabrizio Franceschini, e l’esperto e attore Lorenzo Gremigni.
Questo primo incontro sarà dedicato specialmente ai sonetti vernacoli del Fucini, interpretati anche “coralmente” e con approfondimenti trasversali: l’autore descritto da sé stesso, il suo uso del vernacolo pisano e le principali tradizioni cittadine, le scoperte scientifiche, la Guardia Nazionale, gli eventi storici nazionali visti da Pisa e dalla Toscana.
L’intendimento dell’intero ciclo di incontri è di tributare a questo grande toscano, che tanto merito ha avuto nella creazione e diffusione di una idea di Toscana come regione “bella”, un percorso di commemorazione e di divulgazione articolato nei quattro centri maggiormente “fuciniani”: Monterotondo, suo paese natale; Pisa, la città della formazione universitaria; Firenze, la giovane capitale del Regno, e Vinci (in particolare la villa di Dianella), luogo storico di residenza della famiglia Fucini.
In occasione di ogni incontro, saranno disponibili copie anastatiche dei sonetti in vernacolo pisano, editi a Firenze nel 1872, costituenti una rarità bibliografica.
“A cento anni dalla sua morte, celebrare il capodanno toscano nel nome di Renato Fucini, significa non solo ricordare una figura importante nella storia culturale della nostra terra, ma anche attualizzare il valore dell’identità toscana che il capodanno intende celebrare”, dichiara il presidente Mazzeo.
Con le sue prose di ispirazione verista, Fucini consegnò alla letteratura italiana un ritratto impareggiabile della natura e del carattere della terra toscana. Inventò la poesia vernacola pisana con sonetti ovunque celebri per efficacia comica e verità descrittiva. Fucini fu scrittore, cronista, poeta, ingegnere ai tempi di Firenze capitale, ispettore scolastico, insegnante, bibliotecario e visse da protagonista la sua stagione culturale.
Il secondo appuntamento è fissato per venerdì 23 aprile alle 17.00, presso Villa Dianella Conti Passerin d’Entrèves a Vinci. Nel luogo fuciniano per eccellenza verranno presentati, oltre ai sonetti, ampie selezioni di prosa, con particolare riguardo all’infanzia e alla formazione dello scrittore e al suo rapporto con la famiglia di origine e con l’ambiente naturale del Padule di Fucecchio, nonché col “rifugio” di Dianella. Le letture e gli approfondimenti saranno accompagnati da spunti anche con immagini d’epoca e del luogo. Parteciperanno il presidente Mazzeo, il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, l’assessore alla cultura del Comune di Empoli, Giulia Terreni, il professor Fabrizio Franceschini, e l’esperto e attore Lorenzo Gremigni.
Si prosegue sabato 24 aprile alle 10,15 nello scenario della biblioteca delle Oblate di Firenze, città nella quale Fucini si scoprì poeta e “dovette” diventare scrittore. L’incontro presenterà una selezione di scritti fuciniani in prosa e in poesia evidenziando i rapporti dell’autore con l’ambiente culturale fiorentino (Caffè dei Risorti, salotto Peruzzi, Biblioteca Riccardiana etc.) e con la temperie letteraria, linguistica e culturale della seconda metà dell’Ottocento. Oltre al presidente Mazzeo, interverranno Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Firenze, Fabrizio Franceschini e Lorenzo Gremigni.
Ultimo appuntamento lunedì 26 aprile alle 17 nella sala del Consiglio comunale di Monterondo Marittimo, terra natale di Fucini che gli ha da sempre tributato, anche in vita, un affetto speciale. L’incontro sarà quindi all’insegna del Fucini “intimo ma universale”, quello dei ricordi della famiglia di origine, del vecchio padre carbonaro e medico condotto, che sboccerà poi nelle successive prose. Non mancheranno le consuete punteggiature spigliate dei celebri sonetti. Parteciperanno il presidente Mazzeo, il sindaco Giacomo Termine, Fabrizio Franceschini e Lorenzo Gremigni.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa
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