Riaperture Toscana, una data simbolo
Una Liberazione non solo legata alla storia ma anche al presente, con le riaperture dopo le varie zone rosse e arancioni a partire proprio dal 25 aprile.
A dare lo spunto è proprio il presidente della Toscana Eugenio Giani, durante la trasmissione 'Che giorno è' su Radio1.
"Qualsiasi giorno potrebbe essere il momento in cui dare una spinta, se lo devo indicare simbolicamente dico il 25 aprile giorno della libertà. Consentitemi qualche associazione di idee che ci porti il sorriso", spiega Giani.
Lo scorso anno fu un riferimento per le riaperture in Toscana, ma anche per le Regioni, "ricordo che c'erano anche scenziati che dicevano 'troppo presto, risaliranno le terapie intensive'. In realtà vi fu un abbattimento che era corrispondente a un miglioramento della stagione". Quindi ancora una volta sarà il clima a dare una sterzata ai contagi, facendoli calare, in attesa che anche l'aumento dei vaccini possa essere un sensibile punto su cui la Toscana potrà contare.
Secondo Giani "quest'anno ci sono due elementi: la stagione, che speriamo possa aiutarci arrivando sopra i 27-28 gradi, ma soprattutto i vaccini. Siamo arrivati nella mia regione, che ha 3,7 milioni di abitanti, ormai a 900mila vaccinazioni, quindi comincia a essere un numero che può influenzare".
Riaperture Toscana, Montemagni (Lega): "Per commercio e del turismo occorre individuare date certe"
"Da più parti - afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega - giungono pressanti ed accorati appelli, affinchè il mese di aprile possa essere, finalmente, un trampolino di lancio, utile per programmare al meglio l'attività lavorativa nei settori del commercio e del turismo. In tal sensova anche la manifestazione di domani a Firenze che mira a sensibilizzare la Regione su una problematica che si trascina, purtroppo, da oltre un anno."
"I commercianti stante la pandemia, si sono visti infatti sfumare possibili introiti determinati, ad esempio per quel che concerne l'abbigliamento, dalla stagionalità della merce. Non è più accettabile navigare a vista; occorre prevedere un cronoprogramma che possa dare modo agli addetti ai lavori di prepararsi al meglio nell'accogliere i clienti."
"Ribadiamo l'impellente necessità che aprile sia sinonimo di riaprire, ovviamente nel massimo rispetto delle normative di sicurezza anti-Covid. Sconfiggere l'indeterminatezza è un fattore molto importante che deve essere tenuto in debita considerazione per dare un concreto aiuto a chi, se non messo in condizione di tornare a lavorare, rischia seriamente il definitivo tracollo."
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