“L’indagine a carico del dipendente che è stato arrestato è iniziata su denuncia dell’Amministrazione comunale”. È quanto precisa l’assessore al personale Alessandro Martini in merito al provvedimento cautelare degli arresti domiciliari eseguito dalla Polizia Municipale nei confronti di un dipendente comunale 53enne accusato di truffa aggravata e accesso abusivo ai sistemi informatici per aver intascato denaro istruendo pratiche fittizie relative a rimborsi Ici/Imu.
“É stata l’Amministrazione comunale a denunciare il fatto alla Polizia Municipale che ha svolto le indagini su coordinamento della Procura - spiega l’assessore Martini -. Sono stati i controlli della Direzione Risorse Finanziarie nella gestione delle entrate a far emergere irregolarità che meritavamo una ‘indagine giudiziaria’. Ed è stata l’efficienza dei Servizi Informativi a smascherare il comportamento illecito. Controlli incrociati quindi che hanno fatto emergere i reati di cui il dipendente è accusato”. L’assessore ricorda inoltre che, “nelle more del completamento della indagine il dipendente è stato spostato ad altri incarichi come previsto dalla prassi”. Inoltre si precisa che al dipendente è stato inibito l'accesso all'applicativo con cui svolgeva l'attività oggetto di indagine fin dal 2019.
“Ringrazio gli uffici per il loro operato, sottolineando al tempo stesso che la procedura attivata sia la migliore a garanzia dell’interesse della pubblica amministrazione anche per il recupero delle somme mancanti. Confido nell’operato della magistratura che saprà sicuramente fare piena luce sull’accaduto” conclude l’assessore Martini.
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