La scuola come "palestra" in cui imparare l’esercizio della collaborazione sociale
Anche quest’anno l’Associazione di volontariato AVO-EVI, che da anni opera nel territorio dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore, ha presentato la propria attività agli studenti dell’Istituto “Il Pontormo” di Empoli.
I volontari, fino all’emergenza Covid, prestavano servizio presso le strutture ospedaliere, le RSA, le abitazioni di persone sole o con problematiche di disagio psichiatrico. La pandemia non ha fatto venire meno il loro impegno, trovando nuove forme e nuovi modi per venire incontro alle difficoltà e ai bisogni dell’altro.
Il Progetto, che afferisce alla disciplina di Educazione civica, si è proposto lo scopo di far conoscere agli studenti un esempio di solidarietà concreta, attraverso il quale riflettere sul valore della persona e della dignità umana e sul significato di cittadinanza attiva che presuppone l’assunzione di comportamenti consapevoli e responsabili nei confronti dei più deboli.
La legge quadro 266/1991 riconosce le associazioni di volontariato essenziali allo sviluppo della società, per questo è importante far avvicinare ad esse i giovani. Hanno aderito al progetto le classi IIBS, IIIAL, IIIBL, III BS, IIICL, IVAS, IVBL, VAS.
Ogni intervento è stato diviso in due momenti: nella prima parte i volontari hanno presentato la storia dell’associazione e la sua struttura, nella seconda è stato dato spazio alle loro testimonianze. Gli studenti si sono mostrati interessati e alcuni di loro hanno manifestato il desiderio di seguire il corso di formazione non appena sarà attivato così da entrare a far parte dell’associazione. Il bilancio è quindi positivo.
Siamo convinti che la scuola sia la “palestra” in cui imparare l’esercizio della collaborazione sociale intesa anche come vicinanza concreta e ascolto verso chi vive una condizione di sofferenza e solitudine.
Fonte: ISIS "Il Pontormo" Empoli
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