Il più giovane responsabile delle Poste lavora in Toscana

Il più giovane responsabile di Centro di Distribuzione d’Italia lavora a Borgo San Lorenzo.

Jacopo Dragoni, 30 anni di Siena, laureando in economia e gestione d’impresa.
Entrato in azienda come portalettere in provincia di Siena nel 2011, in poco tempo ha ricoperto vari ruoli tra cui capo squadra portalettere, specialista monitoraggio e qualità, specialista produzione fino ad approdare a Borgo San Lorenzo nel 2019 alla prima esperienza come responsabile.

“Ricordo l’affetto di tutti i colleghi che ho incontrato nel mio percorso professionale, a partire da quelli che mi hanno accolto a Montalcino, tutti hanno lasciato un ricordo in me. Importante è stata l’esperienza che ho vissuto per quattro anni come caposquadra portalettere nel Centro di Distribuzione di Siena, un’esperienza significativa sia a livello professionale che personale, che mi è servita per costruire il mio bagaglio umano grazie ai miei responsabili che hanno sempre creduto nelle mie capacità e al contatto con i colleghi, che mi hanno supportato nella mia crescita.”

Età e responsabilità sono due elementi che possono andare di pari passo?
“Certamente, molto dipende dall’approccio. Io mi sono sempre posto con umiltà e con una mentalità “aperta”, ascoltando tutti i consigli dei colleghi. All’inizio del mio percorso non ero pienamente consapevole dell’impatto delle mie azioni sui colleghi, con il tempo però ho sviluppato una particolare attenzione a questo aspetto.”

Il ruolo dei giovani in Poste Italiane
“Questo è senza dubbio un momento positivo per i giovani che hanno la possibilità di lavorare nella nostra azienda, ci sono molte possibilità di crescita, tutto cambia velocemente e i giovani hanno sicuramente una marcia in più per stare al passo con i tempi. Nel 2018 a Empoli ho ricoperto il ruolo di specialista di produzione, sono stato tra i primi a mettere in pratica delle lavorazioni particolari su un ruolo che era appena nato, è stato veramente stimolante partecipare a quella fase lavorativa.

Un anno di pandemia, come è cambiato il tuo lavoro?
“Paradossalmente mentre per alcune cose il tempo sembra essersi fermato, per noi il lavoro è accelerato, i tempi si sono accorciati, la comunicazione online ha ottimizzato gran parte dei processi.
Con i cittadini abbiamo avuto qualche difficoltà inizialmente nel far rispettare le normative anti-covid, nel tempo la situazione è decisamente migliorata, tutti hanno capito che il nostro interesse era solo quello di tutelare il personale e la clientela.

Nel momento più difficile della pandemia, l’azienda ci ha rassicurato mettendoci a disposizione i sistemi di protezione, questo aspetto ha responsabilizzato tutti e abbiamo eseguito alla lettera le disposizioni con grande professionalità.

I miei colleghi più anziani erano un po' più timorosi ma abbiamo superato insieme le nostre preoccupazioni con la forza e l’unità del gruppo, confrontandoci tra di noi. Siamo una grande azienda con un capitale umano variegato, come raccontavo all’inizio, ogni collega con cui ho lavorato ha lasciato un segno dentro di me.

All’interno del Centro di Borgo San Lorenzo coordino circa 35 persone e sono consapevole della responsabilità del mio ruolo, i colleghi mi vedono come un punto di riferimento perché condivido sempre con ognuno di loro la soluzione migliore”.

Poste Italiane investe nel proprio capitale umano e anche in un anno segnato fortemente dalla pandemia valorizza i propri dipendenti, puntando in maniera particolare sui giovani e sulla loro responsabilizzazione. «Rinnoveremo il 25% del nostro capitale umano entro il 2024», ha annunciato Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste, presentando recentemente agli analisti il piano strategico 2021-2024 denominato 'Sustain and Innovate'. «L'età media resterà costante sui 49 anni, mentre aumenterà la percentuale delle donne dal 55% al 56%».

Infatti, grazie anche al contributo professionale di Jacopo, Poste Italiane continua a prestare il proprio servizio in qualità di punto di riferimento centrale e importante per i cittadini e le comunità locali, con l’obiettivo di diventare il punto di accesso unico per tutte le esigenze quotidiane degli italiani grazie alla massimizzazione del valore della rete omnicanale. «Le nostre persone si sono dimostrate essenziali per il nostro successo e continueremo ad investire su di loro », ha ribadito Matteo Del Fante.

Fonte: Poste Italiane

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