L'uscita della consigliera Sarperi dal gruppo consiliare di maggioranza #FareVolterra porta allo scoperto e mostra a tutti l'atteggiamento e il modo di agire di un Sindaco e di una maggioranza che vanno avanti forti dei numeri in consiglio comunale, piuttosto che per gli interessi dei cittadini.
Da sempre ripetiamo che questo Sindaco non dialoga, non condivide, non coinvolge nelle decisioni che prende o che avalla. Varie volte abbiamo offerto a Santi la possibilità di "servirsi di noi" per fare la voce critica e per avanzare richieste. Da quasi due anni non ci vengono date risposte, ci viene detto che siamo populisti o che facciamo propaganda.
Ovviamente siamo consapevoli del fatto che una maggioranza così strutturata, con alle spalle un partito che rappresenta le linee politiche nazionali e regionali, non può cedere al civismo ed ammettere che la politica locale, quella del territorio, dovrebbe avere a cuore quello che serve alle persone e non gli ideali o le ideologie.
Ovviamente siamo abituati ed essere snobbati. Ma quello che emerge oggi è invece un punto di vista diverso, che non commentiamo nella scelta per rispetto di una consigliera che in Consiglio Comunale ha manifestato in più occasioni questa necessità di chiarezza, ma che non possiamo non evidenziare.
Emerge chiara la figura di un Sindaco accentratore che, non solo non condivide con le opposizioni, ma che non coinvolge neanche i suoi più stretti consiglieri, presentando a loro stessi decisioni già prese o avallate.
Un Sindaco che tiene più ai vertici di partito regionale e adesso nazionale, piuttosto che ai consiglieri che ha scelto per la sua stessa squadra.
Un Sindaco che in campagna elettorale parlava di condivisione, dialogo, costruzione, che ha scelto il termine #fare per il proprio gruppo e che ha dichiarato che nei primi cento giorni avrebbe ristabilito un dialogo con la cittadinanza. Un Sindaco che, invece, è orientato più verso un #faccio, piuttosto che verso un #fare.
Di giorni ne sono passati molti più di cento e ci ritroviamo un Sindaco che non ha saputo instaurare un rapporto con le minoranze, non rappresenta la cittadinanza, e non parla neanche con i suoi consiglieri.
Molte volte ci siamo sgolati in consiglio comunale chiedendo a tutti i consiglieri eletti di pensare alle decisioni, e abbiamo domandato loro se sapessero cosa stavano approvando. Adesso emerge chiaro che la scelta adottata da Santi è quella dell'imposizione di una linea politica decisa e per gran parte calata da altri, piuttosto che la condivisione.
Non ci stupisce. Lo diciamo da tempo. Noi siamo invece per una politica condivisa, che ascolta il territorio e ne è espressione, che si batte e combatte le scelte insensate, le chiusure e i tagli da qualunque parte provengano e di qualunque parte politica ne sia la paternità.
Non ci stupisce ma ci rammarica, perché crediamo che Volterra non si meriti tutto questo, che non si meriti un Sindaco passacarte ed una giunta silente che non prende mai posizione sugli aspetti importanti della Città.
La politica deve fare la politica. Di tecnici bravi nel Comune di Volterra ne abbiamo molti, ma le elezioni dovrebbero aver determinato chi deve gestire politicamente un Comune che sta affievolendo sempre di più i propri servizi, le proprie risorse e il proprio tessuto sociale, oltre che i cittadini.
Gruppo Consiliare Per Volterra
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