L’attore Paolo Calabresi ha presentato la nuova associazione, presieduta dall'attrice Vittoria Puccini che vede tra i fondatori Stefano Accorsi
La Commissione Istruzione, Formazione e Lavoro, presieduta da Laura Sparavigna, ha ospitato Paolo Calabresi, interprete di varie fiction tra cui Boris, Nati ieri, R.I.S. - Delitti imperfetti, Distretto di Polizia, La squadra ma anche protagonista a “Le Iene”, che ha presentato U.N.I.T.A., un’associazione di categoria fondata da più di 1300 interpreti del teatro e dell’audiovisivo creata per sostenere e promuovere la centralità del mestiere dell’attore e dell’attrice all’interno del panorama artistico e culturale e nella formazione sociale di ogni individuo.
“La pandemia ha acceso un faro sulle disparità in termini di condizioni, tutele e sicurezze connesse alla forma contrattuale. Una disparità intollerabile! Il settore dello spettacolo è chiuso da oltre un anno ormai – spiega la presidente della Commissione Istruzione, Formazione e Lavoro Laura Sparavigna – ed ha subito effetti disastrosi sia per la collettività che per i singoli lavoratori, creando difficoltà nel presente e pregiudicandone la ripresa a causa della perdita del passaggio dei saperi”.
“Questa associazione, presieduta dall’attrice fiorentina Vittoria Puccini ma che vede tra i fondatori anche Stefano Accorsi, direttore artistico del Teatro della Pergola di Firenze ci è stato spiegato – precisa la presidente Laura Sparavigna – punta ad un riconoscimento giuridico delle professionalità coinvolte. La nascita di questa associazione è frutto di un impegno cresciuto negli anni e maturato in questo periodo di emergenza che ha reso gli orizzonti lavorativi di chi lavora nel mondo dello spettacolo, come quelli di altre realtà sociali, ancora più critici e complessi.
Inizia così un percorso di audizione, congiunto alle altre commissioni, delle rappresentanze sindacali e datoriali che compongo il articolano il complesso mondo della cultura, settore al centro dell’identità del nostro Paese e che ha contributo a creare il concetto ed il prestigio del “Made in Italy”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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