Gli ambulanti sono stati, ancora una volta, penalizzati dalle restrizioni e dimenticati dai sostegni economici del Governo e della Regione.
Dopo la chiusura dei mercati non alimentari, a seguito del passaggio della Toscana in zona rossa, è ancora di più necessario che si individui fin da subito una data certa per la riapertura in sicurezza dei mercati, nel rispetto di tutti i protocolli sanitari.
Ormai risulta sempre più incomprensibile che ogni volta che vengono prese decisioni inerenti alle chiusure a rimetterci siano sempre, e quasi soltanto, gli ambulanti extra-alimentari.
Adesso, a nostro avviso, è giunto il momento di cambiare questa impostazione: siamo tutti consapevoli che l’emergenza sanitaria è, purtroppo, ancora attuale (colpa anche dei ritardi sulla campagna vaccinale); ma crediamo che la soluzione non sia tenere chiuse sempre le solite attività.
Abbiamo dimostrato che con il rispetto dei protocolli sanitari i mercati sono un luogo sicuro dove le persone possono svolgere i propri acquisti; e quindi non sono più comprensibili ulteriori chiusure.
A creare ulteriore malcontento e irritazione nella categoria sono le misure economiche presentate dal Presidente del Consiglio Draghi con il “Decreto Sostegni” e quelle presentate ieri dal Presidente della Regione Toscana Giani, dove per le imprese su area pubblica è previsto poco o addirittura nulla come nel caso di quelle annunciate dalla Regione.
“Non possiamo più accettare – commenta Luca Taddeini Presidente ANVA Confesercenti Firenze – che il settore degli ambulanti venga ancora ignorato. Gli ambulanti dei raggruppamenti turistici del centro storico di Firenze, che sono gli imprenditori su area pubblica più penalizzati di tutti, devono rientrare a pieno titolo nella filiera turistica e quindi ricevere gli adeguati sostegni economici.”
“Crediamo, inoltre, che anche dal punto di vista – continua il Presidente ANVA Confesercenti Firenze - dei sostegni economici il Governo possa e debba fare di più: quanto previsto dal Decreto Sostegni servirà, per migliaia di imprese, a malapena per sopravvivere. Ad esempio oltre all’esonero dal pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico, chiediamo anche l’esonero dal pagamento delle imposte almeno fino a quando non si torna alla normalità”
“Come ANVA – conclude Taddeini – come già abbiamo fatto nelle recenti manifestazioni organizzate dalla Confesercenti, siamo pronti a tornare di nuovo in piazza per dare voce alle aziende e sostenere a tutti i livelli il rispetto della nostra dignità di lavoratori.”
Fonte: Confesercenti Firenze
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