“In questi giorni drammatici e con la beffa di una zona rossa annunciata solo poche ore prima dell'entrata in vigore, arriva l'annuncio dei contributi stanziati dalla Regione, purtroppo solo un sassolino nello stagno per le nostre imprese che soffrono terribilmente ormai da 14 mesi”. Il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa, Federico Pieragnoli commenta l'annuncio dei bandi per contributi regionali. “Ci saranno fondi, seppur minimi, per la filiera della ristorazione e pubblici esercizi, imprese organizzatrici di matrimoni ed eventi, attività di svago, imprese sportive, guide turistiche, agenzie di viaggio e strutture ricettive, artigianato artistico e lavorazioni artigianali, ma molte categorie rimarranno comunque escluse e non avranno a disposizione neanche un'occasione per un minimo di sostegno. I bandi in uscita invece dovrebbero essere accessibili a tutte le imprese! L'emergenza economica non risparmia nessuno”.
“Ogni mese gli imprenditori devono sostenere costi fissi, affitto e utenze, a fronte di fatturati crollati e chiusure comunicate con una schizofrenia che non permette di poter gestire normalmente l'attività. Serve - afferma Pieragnoli - una terapia d'urto per salvare le imprese del commercio, turismo e servizi sempre più vicine al collasso, che la Regione Toscana ha l'obbligo di sostenere con il massimo sforzo, unitamente all'azione del Governo, che ha finora clamorosamente disatteso le premesse con un Decreto Sostegni che garantisce solo briciole alle imprese rispetto alla reale perdita di fatturato”.
“Per il 2020 stimiamo una riduzione di 300mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi, di cui circa 240mila esclusivamente a causa della pandemia. Complessivamente le perdite nel settore del turismo sono state di 100 miliardi, quello della ristorazione 38 miliardi e quello dell'abbigliamento e calzature 20 miliardi, solo per citare le categorie più colpite. Gli imprenditori devono essere messi nelle condizioni di poter sopravvivere a questa momento, ed esigono risposte che non possono essere ignorate”.
Fonte: Confcommercio Pisa
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