Il sistema era ormai collaudato: metteva annunci online per la vendita di beni inesistenti, riceveva le caparre e divideva l’illecito tesoretto accumulato con altri sodali.
I Carabinieri della Compagnia di Bibbiena – Stazione di Poppi, hanno denunciato per truffa, ricettazione e falsità materiale commessa dal privato un uomo calabrese del 63, residente in quella regione, operaio ma di fatto specializzato nelle truffe online, con a carico diversi pregressi criminali in tale ambito. Con lui due uomini del 65 e del 61 e una donna del 69 residenti ugualmente in Calabria.
Un uomo casentinese, visionato l’annuncio per la vendita di un trattore, come sopra detto, veniva convinto a versare una caparra di Euro 500,00 su una carta prepagata, ma con le medesime modalità d’uso di un tradizionale conto corrente, strumento molto utilizzato dai truffatori. Oltre ad essere una ricaricabile, consente infatti di avere in attribuzione un iban per bonifici ed altre operazioni.
Per lo sfortunato casentinese l’amara sorpresa: l’affare per il trattore non si concluderà mai e, di fatto, il truffatore intascava i 500.00 Euro della fantomatica caparra. Con lui sono state denunciate le persone di cui sopra in quanto ricevevano regolarmente da egli denaro, anche per altre vicende verosimilmente truffaldine in ordine alle quali sono in corso ulteriori accertamenti. Atteso il passaggio di denaro, per tale ragione veniva contestato anche il reato della ricettazione e, a carico del primo truffatore, la falsità materiale commessa dal privato in quanto aveva alterato un suo documento per truffare lo sfortunato acquirente casentinese.
Si raccomanda sempre di prestare la massima attenzione, come più volte ricordato, per le operazioni di compravendita online, sia da acquirenti che da venditori. Si tratta di reati divenuti ancora più frequenti in ragione del talvolta forzato permanere in casa a causa della pandemia e fruire sicuramente di più, rispetto al passato, dei servizi della rete.
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